Giro d’Italia, sotto la Torre bagnata trionfa Hoole. Roglic recupera, Del Toro in rosa

La cronometro da Lucca a Pisa sconvolta dalla pioggia, che rallenta gli uomini classifica. Vince l'olandese ma grande prova di Roglic, che risale di 5 posizioni. Del Toro difende la rosa da Ayuso

Giro d’Italia, sotto la Torre bagnata trionfa Hoole. Roglic recupera, Del Toro in rosa

A scompaginare le carte durante l’ultima cronometro di questa edizione del Giro ci ha pensato il capriccioso meteo toscano, con la pioggia che costringe gli uomini classifica alla massima prudenza. Alla fine il gran tempo fatto segnare dal campione d’Olanda a cronometro Daan Hoole gli vale la vittoria sull’affascinante traguardo in Piazza dei Miracoli a Pisa, la sfida più interessante è quella tra gli uomini in vetta alla generale e Primoz Roglic, che riesce a recuperare ben cinque posizioni in classifica. Ancora meglio fa Juan Ayuso, che si batte fino all’arrivo per strappare la maglia rosa dal compagno di squadra Isaac del Toro, non riuscendo nell’impresa per solo 25 secondi. Bene Tiberi che difende il terzo posto in classifica ma con le distanze così ravvicinate, tutto è ancora possibile.

Hoole vola, Van Aert no

L’inizio della seconda settimana della corsa rosa arriva con i ciclisti pronti a giocarsi le proprie carte nell’ultima cronometro di questa edizione del Giro. Con le distanze tra i ciclisti top ancora ridotte, una corsa contro il tempo di quasi 30 chilometri potrebbe valere distacchi importanti in classifica. A complicare ulteriormente la rincorsa alla maglia rosa di Primoz Roglic la caduta in mattinata durante la ricognizione del tracciato. Riflettori puntati sul leader della generale Isaac del Toro, che ha sorpreso tutti sulle strade bianche vestendo la sua prima maglia rosa a solo 21 anni: a Tirana era arrivato 12° e punta chiaramente a difendere il suo minuto e 13 secondi di vantaggio. L’incognita pioggia, caduta pesantemente in mattinata ed attesa per il finale di tappa, rende complicato fare previsioni ma i primi ciclisti che affrontano il tracciato da Lucca a Pisa trovano asfalto asciutto. Se molti, a partire da Kooij, pensano a risparmiare le gambe in vista delle volate, il primo a far segnare un tempo interessante è l’olandese Daan Hoole, che batte di 10 secondi il tempo di Hayter, mentre Affini fa sperare in un buon risultato prima di pagare dazio nel finale.

Giro 2025 tappa 10 Tarling

Quando da Lucca partono Josh Tarling, Jay Vine e Wout van Aert molti si aspettano un tempone ma l’australiano ha una foratura, perdendo tanti secondi nel cambio bici: l’inglese demolisce di 17 secondi il tempo del campione d’Olanda a cronometro mentre il belga, dopo una prima parte molto veloce, non riesce a tenere il ritmo al secondo intermedio. Quando anche Tarling perde parecchi secondi, il vento sembra aver influenzato negativamente i tempi: Van Aert chiude col 10° tempo mentre l’inglese finisce 7 secondi più lento di Hoole. Bisogna aspettare la partenza di Mattia Cattaneo per trovare qualcuno che possa impensierire il ciclista olandese mentre Martinez e Bilbao pensano solo a limitare i danni. Lo specialista della Soudal-QuickStep chiude avanti all’inglese al primo intermedio con un tempone inaspettato di Marco Frigo ma il leader provvisorio ha fatto una seconda parte di gara quasi perfetta. Con la partenza di Derek Gee iniziano a correre i ciclisti interessati alla classifica generale, preparando un finale di tappa molto incerto. Se Frigo perde tantissimo, Cattaneo all’intermedio di Asciano paga solo 12 secondi all’olandese della Lidl-Trek.

Giro 2025 tappa 10 ciclista acquedotto

La pioggia complica le cose

Mentre da Lucca partono Vacek e Arensman, Cattaneo e Frigo pagano nel finale una partenza troppo allegra, scivolando rispettivamente al quarto ed ottavo posto: gestire al meglio le forze per evitare di calare nel finale sarà fondamentale. Nel giro di pochi minuti partono sia Damiano Caruso che Primoz Roglic: vedremo se vorranno spingere al massimo o pensare a non perdere troppi secondi in questa cronometro complicata. Molto veloce al primo intermedio Vacek, sette secondi più veloce di Hoole mentre solo 15° Arensman, deludente per uno specialista come lui: troppo presto per i verdetti, dato che nessuno è stato finora in grado di spingere dall’inizio alla fine. A complicare ulteriormente le cose la pioggia, che sta iniziando a cadere nel finale di tappa: Roglic non sembra molto preoccupato, visto che saluta il pubblico lucchese prima di partire. Uno dopo l’altro partono molti uomini di alta classifica ma ci vuole qualche minuto per capire come stiano andando e quanto l’asfalto bagnato li rallenterà. Se Adam Yates perde subito la borraccia, il campione sloveno è costretto ad affrontare le curve con cautela, pagando dazio al primo intermedio: anche Vacek è costretto a rallentare per la pioggia, mettendo quasi al sicuro il primo posto di Hoole.

Giro 2025 tappa 10 Hoole

Sia Adam Yates che McNulty vanno ancora più lenti di Roglic al primo intermedio: con l’asfalto sempre più insidioso, ben pochi avranno voglia di rischiare in una cronometro così tecnica. Questo potrebbe far perdere parecchi secondi ad uno come Giulio Ciccone, che non ha mai brillato nelle cronometro e potrebbe allontanarsi dal quinto posto. Occhi puntati su Antonio Tiberi, che proverà a non perdere troppi secondi dai leader della generale ma è solo l’antipasto prima della sfida a distanza tra i due capitani della Uae Emirates, Juan Ayuso e Isaac del Toro, che per ora occupano le prime due posizioni in classifica. Se Roglic passa a 53 secondi da Hoole al secondo intermedio, sarà importante vedere quanto il campione sloveno riuscirà a recuperare sugli uomini di classifica, visto che domenica è scivolato in decima posizione nella generale. La pioggia sempre più insistente convince tutti alla massima prudenza, visto che la scivolata è sempre dietro l’angolo. Roglic rimane in piedi e chiude con il 17° tempo ma, a questo punto, l’unica cosa che conta è vedere il ritardo nei confronti dei rivali per la vittoria finale. Se Ayuso viaggia sui tempi dello sloveno, molto più lento Del Toro, che rischia seriamente di perdere la maglia rosa.

Giro 2025 tappa 10 Del Toro

Gli ultimi chilometri della cronometro vengono ancora rivoluzionati dalla pioggia, che ora non cade più, asciugando parzialmente il tracciato tranne che nel finale a Pisa. La situazione della classifica varia da un minuto all’altro, con i ciclisti che pensano sia ad evitare cadute che a limitare i danni nei confronti di Roglic: la cosa non riesce ad Egan Bernal, visto che il campione di Colombia perde quasi due minuti dallo sloveno. Tutt’altro passo per Juan Ayuso, che rischia parecchio ma riesce ad aumentare il vantaggio nei confronti di Roglic: Antonio Tiberi al secondo intermedio è solo 17 secondi più lento dello sloveno mentre Del Toro perde 43 secondi dal compagno di squadra della Uae. Male Ciccone, che perde 1’38” nei confronti di Roglic al traguardo: l’abruzzese perde quattro posizioni, scivolando al nono posto. Tiberi è 38 secondi più lento di Roglic ma difende il terzo posto in classifica: Ayuso spinge fino in fondo ma non riesce a strappare la maglia rosa a Del Toro per solo 25 secondi.

La prossima tappa

I 186 chilometri che porteranno la carovana del Giro da Viareggio a Castelnuovo ne’ Monti non permetteranno a nessuno di recuperare dalle fatiche della cronometro di lunedì. Tappa estremamente complicata che potrebbe vedere nuovi sconvolgimenti alla classifica generale: con 3.800 metri di dislivello totale da affrontare, un attacco potrebbe portare dividendi importanti.

Giro 2025 tappa 11 altimetria

Le difficoltà arrivano subito, con la brutale salita di San Pellegrino in Alpe, 14 chilometri all’8% di pendenza media, una delle più dure di questo Giro.

Se l’attacco non dovesse arrivare subito, una fuga organizzata potrebbe farcela ad arrivare alla fine. Il trio di salite finali complicheranno le cose: occhio anche alla salitella prima del rettilineo finale, che potrebbe scompaginare le carte.

Giro 2025 tappa 11 planimetria

La classifica

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