Cinema

Alla scoperta di "Atto di fede" e dell’incredibile storia vera che c’è dietro il film

Il "miracolo di John Smith" è diventato un film per il grande schermo e ha raccontato l'importanza della fede cattalica. Lo si trova in streaming su Raiplay

Alla scoperta di "Atto di fede" e dell’incredibile storia vera che c’è dietro il film

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È stato il primo (vero) film da protagonista di Chrissy Metz, celebre fino a questo momento per essere stata nel cast di This Is Us. Arrivato nelle sale nel 2019 e disponibile in streaming su Raiplay, Atto di fede è un film che non passa di certo inosservato perché, nonostante la sua convenzionalità, riesce a toccare le corde giuste e a raccontare una storia familiare e sull’importanza delle fede in Dio. La pellicola è diretta da Roxann Dawson che, prima di arrivare al cinema con Atto di fede, si è fatta le ossa in tv lavorando sul set di Streghe e The Oc. Per il suo debutto alla regia, non solo si è affidata a un racconto onesto ma di grande impatto ma si è affidata anche a un fatto di cronaca che ha dell’incredibile e che, nel 2015, ha scosso tutta l’opinione pubblica degli Stati Uniti.

La storia è basata su quello che i giornalisti hanno soprannominato il “miracolo di John”. Al centro del racconto, infatti, c’è la vicenda di un ragazzo adolescente che cade in un lago ghiacciato. Il battito del cuore si ferma per più di 45 minuti e, nonostante il parere contrario dei medici, la madre del piccolo John non si arrende e, al capezzale del figlio, affida le sue preghiere a Dio. Il giovane, all’improvviso, apre gli occhi e si riprende come un vero miracolo. Atto di fede riproduce, quasi alla lettera, quello che è avvenuto a John Smith nel gennaio del 2015 in Missouri.

All’epoca dei fatti il ragazzo aveva appena 14 anni. Stava trascorrendo una giornata con gli amici sul lago ghiacciato di St. Louis, quando all'improvviso una lastra cede e per una pura fatalità il ragazzo cade nell'acqua gelata. Tratto in salvo dal pompiere Tommy Shine, che lo riporta in superficie, il destino di John pare segnato. Uscito dall’acqua il suo polso è senza battito. Viene portato di corsa al pronto soccorso e passa 45 minuti in rianimazione, dove il suo corpo resta esamine. La madre Joyce – che nel film ha il volto di Chrissy Mertz - non ha intenzione di arrendersi nè di gettare la spugna. Fervente cattolica, si rivolge a Dio e prega affinché il figlio possa tornare a vivere. Miracolosamente torna in salute. Per questo si è parlato di miracolo. Una storia che ha commosso tutti e che lasciato di stucco persino i medici che hanno soccorso il ragazzino.

Di così grande valenza che la notizia è rimbalzata su tutte le testate nazionali, diventato poi un film per il cinema.

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