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Ted Bundy e i serial killer più famosi del cinema

Ted Bundy è un film che racconta una storia vera, ma che si inserisce perfettamente anche nella lunga tradizione dei serial killer rappresentati sul grande schermo

Ted Bundy e i serial killer più famosi del cinema
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Diretto da Joe Berlinger e tratto da una storia vera, Ted Bundy - Fascino criminale è un film, uscito nel 2019, che segue la tradizione cinematografica di portare sul grande schermo assassini e serial killer.

Ted Bundy - Fascino criminale, la trama

Liz (Lily Collins) è convinta di aver raggiunto la felicità, quando comincia a frequentare e poi a intessere una splendida storia d'amore con Ted Bundy (Zac Efron), convinta di aver scovato il proprio lieto fine. Tuttavia la vita della ragazza e le sue convinzioni vengono spazzate vie quando l'uomo viene accusato di aver rapito e ucciso delle donne. Professandosi innocente, difendendosi da solo in tribunale e sfruttando un suo fascino innato, Ted Bundy cerca di sviare l'attenzione dei media e di dimostrare la propria innocenza. Mentre la salute mentale di Liz rischia di colare a picco, il sospettato killer sfrutta la propria oratoria e la propria piacevolezza non solo per provare a difendersi, ma anche per attirare intorno a sé molte ammiratrici, da cui anche una vecchia amica (Kaya Scodelario).

I serial killer più famosi al cinema

Michael Myers, Halloween - La notte delle streghe

Diretto da John Carpenter nel 1978, il primo capitolo della saga di Halloween è il primo tassello di una vera e propria serie cinematografica che ha fatto dell'attrice Jamie Lee Curtis la "final girl" più famosa della storia del cinema, la ragazza che sopravvive alla strage e che il killer identifica come sua eguale e, al tempo stesso, come elemento da eliminare per dimostrare la propria supremazia. La storia del primo film si concentra sulla figura di Michael Myers che, dopo essere scappato dal manicomio nel quale, di fatto, è cresciuto, torna nella sua cittadina natale e comincia a uccidere i ragazzi del luogo, prendendo poi di mira Laurie, mentre la ragazza è intenta a fare da baby-sitter.

Jason Voorhees, Venerdì 13

La storia cinematografica di Jason Voorhees è molto interessante. Nel primo capitolo della saga, infatti, Jason è percepito quasi sempre solo come una vittima. La pellicola, infatti, ruota intorno alla follia di una madre nata dopo che il figlio viene gettato nel lago di un campeggio a causa del suo aspetto deforme, sotto lo sguardo disattento di coloro che avrebbero dovuto prendersi cura di lui. All'inizio, quindi, Jason è più che altro il movente per una serie di omicidi compiuti da un'altra mano, ma poi l'evoluzione della saga, che va ben oltre il solo Venerdì 13, fa di Jason e della maschera di hockey con cui nasconde il volto e la propria deformità un'icona del cinema horror e dei serial killer.

Hannibal Lecter, Il silenzio degli innocenti

L'Hannibal Lecter interpretato da Anthony Hopkins è forse uno dei più famosi serial killer della storia del cinema. Nato dalla penna di Thomas Harris e diventato poi protagonista anche della serie tv Hannibal, il personaggio di Hannibal Lecter è diventato noto al grande pubblico grazie al film Il silenzio degli innocenti, arrivato al cinema nel 1991 per la regia di Jonathan Demme. Questo nononostante il personaggio del serial killer cannibale non sia sullo schermo per più di venticinque minuti. L'interpretazione di Anthony Hopkins, che interpreta il killer che aiuta la giovane recluta Clarice Starling (Jodie Foster) a incastrare un altro serial killer, gli è valsa il Premio Oscar alla miglior interpretazione maschile.

Norman Bates, Psycho

La storia di Psycho, portata sul grande schermo per la prima volta da Alfred Hitchcock e poi da Gus Van Sant, in un remake pedissequo che è soprattutto un omaggio al maestro della suspance, è tratta da un romanzo. La storia è quella di una donna che si reca in un motel lungo la strada, diretto da un uomo, Norman Bates appunto, che è molto strano e che si comporta come se fosse succube di una madre violenta. In realtà, però, la storia del killer che aveva imbalsamato la madre e provveduto poi a uccidere diverse persone, è ispirata a una storia vera e, in particolare, al serial killer Ed Gein.

Leatherface, Non aprite quella porta

Non aprite quella porta è il film del 1974 diretto da Tobe Hooper realizzato a basso costo e diventato un film imprescindibile nella storia del cinema di genere. Infatti la pellicola è spesso considerata come la pioniera del sottogenere slasher, dettando un po' gli standard del genere. Al centro del primo film - che ha dato via poi a una saga - ci sono cinque ragazzi del Texas che, durante una gita, finiscono col cadere vittima di una famiglia di assassini e cannibali, il più famoso dei quali è Leatherface, Faccia di Cuoio, che nasconde le sue sembaianze dietro una maschera di carne umana e fa a pezzi le proprie vittime utilizzando una motosega.

Jack Lo Squartatore, La vera storia di Jack Lo Squartatore

Non si può parlare di serial killer senza citare Jack Lo Squartatore, l'assassino in attività alla fine dell'Ottocento nel quartiere di White Chapel, a Londra. L'identità del killer non è mai stata confermata in modo unanime e ufficiale, ma in questo film dei fratelli Hughes risalente al 2001 si segue una delle tante possibili teorie.

Nello specifico il film segue le indagini di un ispettore (interpretato da Johnny Depp), che comincia a indagare sulla morte di alcune prostitute di White Chapel, portando in superficie un complotto più grande di quanto avesse potuto immaginare.

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