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Acquisto mobili, vademecum per non avere problemi

Leggere bene il contratto, prestare attenzione a preventivi, tempistiche, misure e garanzia sono alcuni degli accorgimenti che possono risparmiarci spiacevoli sorprese

Acquisto mobili, vademecum per non avere problemi
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Acquistare mobili per la casa a volte può trasformarsi in una “corsa ad ostacoli”, come confermano anche le cronache recenti (https://www.ilgiornale.it/news/aziende/condotte-illecite-mondo-convenienza-multa-dellantitrust-32-2302546.html ). La maggior parte delle problematiche riguarda in genere ritardi o mancate consegne dei mobili, errori durante il montaggio, richieste di garanzia per guasti o difetti successivi all'acquisto, o ancora valutazione poco accurata delle misure o dei luoghi di montaggio e danni causati durante l'installazione. Vediamo allora come questi inconvenienti possono essere gestiti nel modo più "indolore".

Ritardi o mancata consegna

Prima di firmare il contratto, oltre che leggerlo attentamente, è essenziale assicurarsi che sia specificata una data di consegna della merce. Nel caso in cui non venga indicata, il produttore ha automaticamente 30 giorni di tempo per effettuare la consegna. Inoltre, chi effettua acquisti online dovrebbe sempre verificare la possibilità di annullare l'ordine.

Se si verificasse un ritardo rispetto alla data prevista per la consegna dei mobili, il cliente è tenuto a sollecitare il venditore affinché effettui la consegna entro un termine supplementare adeguato. È consigliabile contattarlo immediatamente per telefono o utilizzando i servizi disponibili sul sito. In assenza di una risposta tempestiva, è importante inviare un sollecito formale tramite Posta elettronica certificata (Pec) o raccomandata con avviso di ricevimento (Ar). Solo dopo aver formalmente contestato il ritardo, il cliente potrà richiedere il rimborso dell'importo pagato e procedere con la risoluzione del contratto, nel caso in cui la situazione non venga risolta.

Qualora la merce non venga consegnata entro il termine supplementare accordato al venditore, il cliente ha il diritto di risolvere il contratto. Il sollecito deve essere formulato in modo chiaro e preciso, includendo la data prevista per la consegna e una dichiarazione che, in caso di mancato rispetto della nuova data, il contratto sarà considerato risolto. Se il produttore si rifiuta esplicitamente di consegnare i beni, il cliente ha il diritto di risolvere il contratto immediatamente e richiedere il rimborso senza concedere ulteriori termini. La stessa procedura si applica nel caso in cui la consegna entro una data specifica sia stata definita "essenziale" nel contratto. Per richiedere il rimborso, è necessario inviare una Pec o una raccomandata con ricevuta di ritorno, riassumendo i dettagli dell'acquisto, i motivi della risoluzione del contratto e richiedendo il rimborso ai sensi dell'articolo 61 del D.lgs. 6 settembre 2005 n° 206.

Ordine errato o misure sbagliate

Se l'acquisto è stato effettuato online, il cliente ha il diritto di recedere dall'ordine entro 14 giorni dalla conclusione dell'acquisto o dalla consegna dei prodotti. Il recesso può essere richiesto anche solo per alcuni dei prodotti acquistati. Anche alcuni negozi fisici offrono la possibilità di restituire la merce in caso di errore nell'acquisto, come ad esempio nel caso di misure errate dei mobili. Se questa opzione non è prevista, è consigliabile fare riferimento alla piantina fornita dal mobilificio, che di solito include le misure dei locali di destinazione e la collocazione dei mobili. In caso di errori nelle misure riportate dal produttore, quest'ultimo è responsabile e dovrebbe provvedere rapidamente a correggere il problema, senza causare disagi al cliente. Se l'errore nelle misure fosse invece imputabile al cliente, e di conseguenza i mobili dovessero essere adattati o sostituiti, sarà il cliente stesso a dover sostenere i costi delle modifiche necessarie.

Mobili giunti incompleti o danneggiati

La responsabilità per pezzi mancanti o danni alla merce durante il trasporto spetta al produttore e/o venditore che si è impegnato a gestire la consegna. Per evitare tali problemi, è fondamentale controllare attentamente il documento di trasporto e confrontarlo con l'ordine: se manca qualche pezzo, è importante annotarlo sulla ricevuta di consegna. È essenziale anche monitorare l'apertura degli imballaggi: se si riscontra un elemento diverso da quello ordinato, o se un mobile è danneggiato, è necessario segnalarlo immediatamente e rifiutare di firmare la consegna. Può essere utile fotografare l'apertura del pacco e annotare sul documento di consegna tutte le discrepanze riscontrate. Queste annotazioni devono essere sottoscritte anche dall'incaricato del mobilificio. In caso la questione non si risolvesse rapidamente, tali annotazioni serviranno al cliente come prova per far valere i propri diritti tramite una comunicazione formale al venditore.

Se qualcosa “va storto” durante il montaggio

In tutti i contratti di acquisto di mobili è inclusa una sezione in cui il cliente attesta che le pareti su cui verranno installati i mobili non presentano ostacoli che possano compromettere il montaggio. Pertanto, è importante verificare la consistenza delle pareti (cemento, gasbeton, cartongesso, etc.) e la presenza di impianti idraulici, elettrici o tubature al loro interno, prima di acquistare pensili, scaffali o altri elementi da fissare alle pareti. Questi controlli dovrebbero essere effettuati anche dal produttore e/o venditore, che dovrebbe indicare la posizione degli impianti sulla piantina allegata al contratto.

È essenziale, in fase di montaggio dei mobili, segnalare immediatamente eventuali problemi. Se non si contesta nulla, ciò potrebbe implicare un'accettazione tacita del lavoro, escludendo il mobilificio dalla responsabilità per difetti facilmente individuabili ma non contestati dal cliente. Per questo motivo, è fondamentale, al termine dei lavori, effettuare un'accurata ispezione di ogni dettaglio insieme al fornitore, per assicurarsi che sia tutto corretto. Eventuali difetti vanno annotati sul verbale di montaggio. Se non è disponibile un verbale, il cliente può prepararlo da sé o annotare tutti i dettagli sulla ricevuta di consegna, facendoli firmare anche dal montatore.

Come funziona la garanzia

In base alla legge sulla garanzia di conformità dei prodotti, i mobili sono garantiti per due anni dal giorno della consegna. Se si riscontrano difetti, l'acquirente ha il diritto di richiedere la riparazione o la sostituzione del mobile difettoso. Se il difetto è minore e accettabile, il cliente può ottenere una riduzione del prezzo mantenendo comunque il prodotto. In ogni caso, al compratore non possono essere addebitate spese aggiuntive, neanche nel caso in cui sia necessario smontare e rimontare il mobile per effettuare le riparazioni. Se non è possibile né riparare né sostituire il prodotto difettoso, il cliente ha il diritto di richiedere il rimborso del prezzo, restituendo il prodotto difettoso. Questa richiesta deve essere formulata al venditore sempre tramite Pec o raccomandata con ricevuta di ritorno.

La garanzia copre anche il lavoro di installazione. Ciò significa che se si verifica un difetto nell'installazione, come ad esempio l'antina di un pensile fuori squadra, il venditore è tenuto a intervenire per riparare il difetto senza alcun costo aggiuntivo per il cliente. Questa copertura si estende anche ai casi di inconvenienti di montaggio da parte del cliente, a causa di istruzioni non chiare o incomplete.

Le precauzioni per evitare problemi

In generale, per evitare problemi quando si acquistano i mobili per la propria abitazione, è consigliabile adottare alcuni accorgimenti, vediamo quali. Richiedere un preventivo dettagliato, che includa prezzo comprensivo di Iva, costo di montaggio e trasporto (se considerato a parte), e i costi per eventuali interventi di muratura e idraulica, come nel caso del montaggio della cucina. Assicurarsi anche di ottenere la lista dei materiali utilizzati e i tempi di consegna.

Effettuare accurate misurazioni e valutare gli ingombri delle stanze in cui saranno posizionati i mobili, considerando la presenza di prese, tubature, e caloriferi e la qualità delle pareti per il montaggio di pensili o scaffali, comunicando tutte queste informazioni al produttore. Controllare la nota d'ordine prima del pagamento, assicurandosi che non ci siano errori nell'indirizzo o nel Cap, o che non manchi l'indicazione riguardante l'accessibilità del luogo di consegna per il trasporto dei mobili tramite ascensore, ciò che eviterà problemi durante la consegna.

Ancora: esaminare attentamente la lista del mobilificio e del materiale alla consegna, annotando qualsiasi anomalia sul documento di consegna. Intervenire prontamente per le modifiche in corso d'opera, seguendo attentamente i lavori e richiedendo correzioni durante il processo di montaggio, al fine di evitare danni più gravi. Inviare una messa in mora, se necessario: se un problema non viene risolto tempestivamente, inviare una comunicazione formale alla controparte tramite Pec o raccomandata con ricevuta di ritorno, intimando formalmente di eseguire la sua prestazione entro un termine stabilito, conformemente all'articolo 1219 del Codice civile.

Prima di avviare un’azione legale

Se, nonostante la lettera di messa in mora e l'attesa di una risposta o l'arrivo di una risposta negativa entro un tempo ragionevole, la controversia con il mobiliere non venisse risolta, prima di rivolgersi al giudice si può prendere in considerazione la "diffida ad adempiere". Questa consiste nell'invio al mobiliere di una comunicazione formale tramite Pec o raccomandata con ricevuta di ritorno, stabilendo un termine non inferiore a 15 giorni entro il quale deve adempiere agli obblighi contrattuali. Nella comunicazione si deve prospettare la risoluzione del contratto, ai sensi dell'articolo 1454 del Codice Civile. Qualora il mobiliere non adempisse entro il termine indicato, il contratto si risolverà automaticamente senza ricorrere al Tribunale. Da quel momento, si avrà diritto al rimborso delle parti del contratto non adempiute e al risarcimento del danno. Se la questione non si risolvesse ancora, sarà necessario ricorrere in giudizio.

Risoluzione del contratto

Quando un contratto viene risolto, anche eventuali contratti accessori ad esso subiscono la stessa sorte, senza alcun costo per il cliente. Qualora, dunque, i fornitori dei servizi accessori fossero diversi dal venditore del prodotto principale, bisognerà comunicare anche a loro la risoluzione del contratto. In caso si fosse anticipato del denaro, e di fronte ad un inadempimento del venditore, è importante verificare le disposizioni del contratto. Se questo prevede una "caparra penitenziale", il venditore inadempiente deve restituire al cliente il doppio della somma versata come anticipo. Se invece si tratta di un semplice anticipo o acconto, devono essere restituiti solo i soldi effettivamente anticipati. In alcune situazioni può essere prevista una "caparra confirmatoria": in tale circostanza, oltre alla restituzione dell'anticipo, la parte inadempiente può essere obbligata dal giudice a completare completamente il contratto, cioè a svolgere il lavoro pagato secondo quanto stabilito nel contratto, deducendo l'anticipo già versato.

In caso il produttore fallisca

Qualora il produttore fosse coinvolto in un fallimento o procedure simili e il cliente non avesse ancora ricevuto i mobili o avesse bisogno di far valere la garanzia, può tentare di contattare il curatore fallimentare e di iscriversi al passivo come creditore del fallito. Tale soluzione è però spesso teorica, poiché la situazione di fallimento impedisce al cliente di ottenere effettivamente le prestazioni di consegna, riparazione o sostituzione del prodotto. Inoltre il risarcimento avviene solo se ci sono fondi disponibili dopo la liquidazione di altri debiti. Per verificare lo stato di una procedura e ottenere informazioni sul curatore fallimentare, è possibile consultare il sito del registro delle imprese (www.registroimprese.

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