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Assegno unico di marzo in ritardo, ecco chi dovrà aspettare ancora

Alcune famiglie dovranno attendere fino alla fine del mese per poter ottenere il contributo

Assegno unico di marzo in ritardo, ecco chi dovrà aspettare ancora

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Manca ormai solo una settimana al pagamento dell'assegno unico universale del mese di marzo, in calendario tra lunedì 18 e mercoledì 20, come annunciato dall'Istituto nazionale di previdenza sociale con il messaggio numero 15 del 2024.

Il ritardo

Ciò nonostante, tuttavia, per alcuni contribuenti il versamento slitterà di qualche giorno, e sarà necessario attendere fino alla fine del mese. Questo per via del fatto che le famiglie che nel 2023 percepivano il reddito di cittadinanza, all'interno del quale era incluso anche l'assegno unico, sono state costrette a inoltrare una nuova istanza entro la fine di febbraio per conservare il diritto a mantenere il contributo per i figli a carico. Il primo pagamento dopo la presentazione della nuova domanda slitta rispetto a quanto previsto dal calendario, ecco perché chi si è venuto a trovare in questa condizione dovrà pazientare per quanche giorno.

Il pagamento

Le date in cui dovrebbe avvenire il versamento dell'assegno sono quindi quelle del 18, del 19 e del 20 marzo. Pur non essendoci alcun criterio di priorità, ogni percettore potrà comunque venire a conoscenza della data di pagamento qualche giorno prima dell'accredito accedendo alla propria area personale MyInps: qui, infatti, viene caricato in genere un messaggio con l'indicazione della data precisa di pagamento, anche se la stessa informazione è reperibile pure sulla app IO.

Come detto, invece, le famiglie che hanno dovuto presentare nuovamente l'istanza il mese scorso dovranno aspettare qualche giorno in più, e presumibilmente l'accredito avverrà nell'ultima settimana di marzo, tra lunedì 25 e sabato 30. Si tratta di quei nuclei familiari che fino a dicembre 2023 ricevevano il Rdc e che anche dopo la fine della misura hanno continuato a incassare l'Assegno unico integrato fino al mese scorso. Una misura che si è conclusa definitivamente il 29 febbraio, data entro cui i contribuenti che si trovavano in questa situazione hanno dovuto presentare la nuova domanda. Dopo l'annunciato ritardo nel pagamento del mese di marzo, comunque, i versamenti riprenderanno con regolarità da aprile.

Nel caso in cui non si sia rispettata la scadenza di febbraio, comunque, c'è ancora tempo per mettersi in regola: chi farà domanda per l'Assegno unico universale da marzo a giugno 2024 avrà diritto a godere delle mensilità arretrate, fermo restando il fatto che il pagamento della prima mensilità arriverà in ritardo.

Dopo il ricalcolo effettuato dall'Inps sulla base dei nuovi Isee, proprio a marzo sarà inoltre possibile conoscere l'importo che verrà erogato fino alla fine dell'anno.

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