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Diritto di garanzia per elettrodomestici ed altri beni: che cos’è e come farlo valere

Sapere come esercitare il proprio diritto alla garanzia in caso di acquisti “infelici” o di beni difettosi è importante. Ecco cosa c’è da sapere

Diritto di garanzia per elettrodomestici ed altri beni: che cos’è e come farlo valere
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Negli ultimi tempi, l'acquisto di beni di consumo, di elettrodomestici in particolare, è diventato decisamente più accessibile, grazie anche a varie offerte, opzioni di pagamento a rate e sconti. A questa facilità d'acquisto, però, possono corrispondere dei problemi quando il prodotto si guasta e si rende necessario far valere la garanzia. Ciò pone il consumatore nella situazione di dover difendere il proprio diritto alla garanzia, specialmente se il guasto avviene entro i primi due anni. Ma in cosa consiste questo diritto, e in che modo è possibile esercitarlo? Vediamolo, in generale e, più nel dettaglio, per gli elettrodomestici.

Riferimenti normativi

I riferimenti principali per il diritto di garanzia sono costituiti dall’articolo 1490 del Codice civile e dal Codice del consumo. In particolare, l'articolo 1490 del Codice Civile stabilisce l'obbligo del venditore di garantire che l'oggetto venduto sia privo di difetti che ne compromettano la destinazione o ne diminuiscano notevolmente il valore. Sebbene la suddetta garanzia possa essere derogata attraverso accordi contrattuali, è importante sottolineare che il Codice del consumo conferisce al consumatore una tutela che non può essere limitata dalla volontà delle parti, garantendo l'irrinunciabilità alla garanzia.

Garanzia legale per beni nuovi e di seconda mano: quanto dura

La garanzia legale per i beni nuovi ha una durata di due anni e inizia al momento della consegna del bene. Copre esclusivamente i difetti presenti al momento della consegna, ovvero i difetti originari che si manifestano nei successivi 24 mesi dalla consegna. Qualsiasi difetto successivo, causato ad esempio dall'uso, dalla mancata o cattiva manutenzione, dalla sostituzione con pezzi di ricambio non originali, è escluso dalla copertura. Per i beni usati, venditore e acquirente possono concordare un periodo di responsabilità più breve, ma comunque non inferiore a un anno.

La garanzia legale si estende ai contratti di vendita stipulati tra consumatori e professionisti, che riguardano beni. Sono equiparati a questa tipologia contrattuale i contratti di permuta, somministrazione (eccezion fatta per acqua, gas ed energia elettrica), appalto, d'opera e tutti gli altri contratti finalizzati alla fornitura di beni da fabbricare o produrre. Dal primo gennaio 2022 la medesima normativa si applica anche ai contratti di fornitura di contenuti digitali (come software, e-book, applicazioni, giochi) o di servizi digitali (quali servizi cloud). Inoltre, la garanzia legale si estende a qualsiasi bene mobile che incorpori o sia interconnesso con un contenuto digitale o un servizio digitale.

Conformità: quali requisiti deve possedere un bene

Affinché sia conforme al contratto di vendita, il bene deve rispondere alla descrizione, alla quantità, alla qualità e alle altre caratteristiche previste dal contratto. Deve essere adatto a ogni utilizzo particolare desiderato dal consumatore e concordato con il venditore, fornito con accessori e istruzioni. Dev’essere inoltre adatto agli scopi usuali per cui vengono impiegati beni simili, rispondere ai criteri di qualità (anche in termini di sicurezza) e corrispondere alla descrizione di un campione fornito dal venditore.

Garanzia di conformità per gli elettrodomestici

Poiché anche la vendita di elettrodomestici costituisce un contratto, il venditore è responsabile nel garantire al cliente un prodotto adatto all'uso e conforme al contratto. Il consumatore deve segnalare eventuali difetti di conformità entro due mesi dalla scoperta, ma questa responsabilità grava sul venditore. Il cliente non deve pagare per difetti di conformità riconosciuti entro due anni dalla vendita.

La garanzia legale di conformità è obbligatoria e non può essere derogata. Conservare lo scontrino d'acquisto è sufficiente per dimostrare il diritto del consumatore alla riparazione gratuita o alla sostituzione entro due anni dalla vendita. Se tali opzioni risultano onerose o impossibili, il cliente ha diritto a una riduzione del prezzo o alla risoluzione del contratto. È consigliabile, a questo proposito, scansionare o fotocopiare e custodire con attenzione lo scontrino di acquisto (che in quanto stampato su carta chimica tende a sbiadire nel tempo), in modo da poterlo esibire chiaramente qualora si rendesse necessario.

Difetto di conformità e strumenti del consumatore

In caso di difetto di conformità durante il periodo di garanzia legale, al consumatore è riconosciuto, in prima istanza, il diritto alla riparazione o alla sostituzione del bene (comunemente chiamati rimedi primari) per ottenere il "ripristino della conformità" senza spese aggiuntive. In alternativa, se questi rimedi primari non sono praticabili, il consumatore può optare per la riduzione proporzionale del prezzo o la risoluzione del contratto (noti come rimedi secondari).

Attenzione: esiste una gerarchia tra gli strumenti di tutela previsti per il consumatore; infatti, come indicato dall'articolo 135-bis del Codice del consumo, l'utilizzo della riduzione del prezzo e della risoluzione del contratto è consentito solo nei casi specificamente contemplati dalla legge.

Responsabilità della riparazione in caso di mancata conformità

Il venditore è responsabile per ogni difetto di conformità presente al momento della consegna del bene. Pertanto, il consumatore deve sempre rivolgersi al venditore, poiché è l'unico soggetto con il quale ha instaurato un rapporto contrattuale. Il produttore, inizialmente, sarà tenuto a rispondere solo per eventuali difetti di conformità del bene consegnato al consumatore, nella misura in cui possa essere considerato anche come "venditore", ovvero se esercita forme dirette di vendita al consumatore.

Dimostrare la presenza di difetti alla consegna

L'onere della prova è suddiviso tra venditore e consumatore, in base al momento in cui i difetti si manifestano, delineando due situazioni distinte. Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità emersi entro un anno dalla consegna del bene fossero presenti già al momento della consegna, a meno che questa ipotesi sia incompatibile con la natura del bene o del difetto di conformità. Pertanto, sarà responsabilità del venditore dimostrare che il bene era completamente conforme, ovvero che il difetto lamentato dal consumatore è sopraggiunto successivamente alla consegna.

Nel caso in cui i difetti si manifestino dopo un anno dalla consegna, sarà il consumatore a dover fornire la prova che il difetto era presente già al momento della consegna. Questo principio si applica anche ai beni che incorporano elementi digitali. Per tali beni, se il contratto di vendita prevede la fornitura continuativa di contenuto digitale o servizio digitale per un periodo determinato, l'onere della prova sulla conformità del contenuto digitale o del servizio digitale entro due anni dalla consegna (o entro eventuale termine più lungo stabilito dal contratto) spetta al venditore in caso di difetto di conformità verificatosi entro i termini indicati.

Consumatori consapevoli

La problematica principale, in situazioni di questo tipo, risiede spesso nella mancanza o incompletezza di informazioni chiare sui diritti dei consumatori, il che spesso impedisce loro di farli valere. Dal canto suo, ogni consumatore dovrebbe essere consapevole dei propri diritti, distinguendo tra difetti di conformità e difetti causati da incuria o uso improprio.

Va comunque tenuto presente che, nonostante vengano offerti servizi a pagamento che estendono la garanzia oltre i due anni, la garanzia legale di 2 anni è dovuta gratuitamente per legge e non può mai essere a carico del cliente.

In caso si decida di acquistare servizi aggiuntivi a pagamento, è fondamentale ricordare che ogni difetto strutturale deve essere comunque segnalato entro due mesi e nei primi due anni dall'acquisto, per cui il consumatore ha diritto alla garanzia gratuita.

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