Cittadini

Nuovo aumento sui carburanti: oltre 2 euro per diesel e benzina

Sale nuovamente il prezzo sui carburanti: benzina e diesel superano i due euro con ritocchi verso l'alto sia in modalità servito che self-service

Nuovo aumento sui carburanti: oltre 2 euro per diesel e benzina

Tornano ad avere il segno + i prezzi dei carburanti in Italia che superano nuovamente il tetto dei due euro al litro quando si tratta di benzina e diesel in modalità "servito": lo ha fatto sapere StaffettaQuotidiana che ha reso pubblici i nuovi aumenti che interessano le stazioni di servizio.

Le nuove tariffe

Gli aumenti medi sono di un centesimo al litro mentre Tamoil si porta a due centesimi limitatamente al gasolio: in questo modo, la modalità "fai da te" rimane sempre quella più conveniente con 1,875 euro al litro (in precedenza 1,872) per la benzina e 1,92 (in precedenza 1,914) per il diesel sulla media nazionale. Ricordiamo che i prezzi vengono comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico che permette di consultare in tempo reale "i prezzi di vendita dei carburanti effettivamente praticati presso gli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale, così come comunicati dai gestori dei punti di vendita settimanalmente o nei casi di aumenti infrasettimanali.

Come detto, la rilevazione su circa 18mila impianti nelle ultime ore mostra che il prezzo medio nazionale praticato della benzina nei distributori no logo è 1,875) mentre per i diesel no logo si attesta a 1,914. Sul servito, il prezzo medio per la benzina è di 2,014 euro al litro (2,007 quello precedente) con i no logo a 1,926); invece, la media del diesel servito è 2,057 euro al litro (in precedenza 2,051), con i punti vendita delle compagnie che praticano prezzi medi compresi tra 2,004 e 2,114 euro al litro (i no logo stanno a 1,964). I prezzi sul Gpl si attestano tra 0,791 e 0,803 euro al litro (no logo 0,771) mentre, il prezzo medio sul metano è compreso tra 2,027 e 2,280 (no logo 2,151).

"Sciopero da evitare"

Come abbiamo visto sul Giornale.it, grazie all'intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è stato revocato il secondo giorno di sciopero previsto dai benzinai. Un plauso è arrivato anche da Silvio Berlusconi che si è complimentato con Urso sottolineando che a farne le spese sono stati soltanto i cittadini precisando che i gestori "non meritano di essere indicati come i responsabili degli aumenti dei prezzi della benzina o addirittura degli speculatori. Gli aumenti dei mesi scorsi non dipendevano in alcun modo dai benzinai, che anzi ne erano vittime come noi", ha dichiarato a "Dritto e Rovescio" su Rete 4, intervistato da Paolo Del Debbio.

Adesso, dunque, si guarda con sospetto a questi ennesimi aumenti che sanno tanto di speculazione ma sui quali il governo Meloni ha già messo gli occhi da numerose settimane: come abbiamo visto sul Giornale.it, infatti, la Procura di Roma ha recentemente aperto un fascicolo per scoprire cosa c'è dietro l'aumento folle dei prezzi nelle scorse settimane e scovare i responsabili.

Già a dicembre il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, aveva messo in allarme la Guardia di Finanza invitando al monitoraggio dei prezzi e scovare i "furbetti" dietro alle speculazioni.

Commenti