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Passaporto, tutti i trucchi per ottenerlo e rinnovarlo

Indispensabile per i nostri viaggi extra UE, è un documento complesso, ricco di informazioni e anche di curiosità. Scopriamo quali

Passaporto, tutti i trucchi per ottenerlo e rinnovarlo
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Le cronache recenti riportano di tempi lunghissimi e di code ancora più lunghe presso gli uffici competenti per chiedere ed ottenere il passaporto, un po’ perché dopo la fase più dura della pandemia si torna a viaggiare, un po’ per colpa di un altro genere di “malattia” che affligge il nostro Paese, la burocrazia. In attesa di poterlo vedere dal vivo fra le nostre mani, vediamo allora nel dettaglio che tipo di documento è, com’è fatto e quali dati contiene.

Cos'è e com'è fatto

Documento di riconoscimento previsto per legge, Il passaporto è rilasciato ai cittadini italiani ed è necessario per effettuare viaggi all'estero, al di fuori dell’Unione Europea, dove invece è sufficiente la Carta d’Identità. Dopo la Brexit, il passaporto è d’obbligo anche per recarsi nel Regno Unito. A partire dal 2006 sono disponibili nel nostro Paese i passaporti biometrici (dotati cioè di un chip contenente dati come le impronte digitali di entrambe le mani e la foto del viso, e anagrafici, quindi nome, cognome, data di nascita, residenza e nazionalità), mentre dal 2010 è disponibile l'ultimo modello “elettronico”, a formato unico di 48 pagine con foto e firma digitalizzate.

Quello italiano è il quarto passaporto più “forte” del mondo

Con 189 paesi ad accesso "Visa-free" (che non richiedono cioè il visto di ingresso) quello italiano è il quarto passaporto più “forte” del mondo (insieme con Finlandia e Lussemburgo) secondo il Passport Index 2023, la classifica dei passaporti più potenti del mondo stilata dalla società Henley & Partners. Adotta lo stile standard dell'Unione europea, il colore è rosso borgogna, con l’effigie della Repubblica Italiana al centro della copertina, le scritte Unione Europea e subito al di sotto Repubblica Italiana sopra lo stemma, e la parola Passaporto in basso. All'interno è presente anche il simbolo biometrico, che si trova nell'estremità inferiore, come per i documenti di altri Paesi.

Quali informazioni contiene

Sfogliando il passaporto italiano, troviamo le informazioni sull'identità del titolare a pagina 2 del documento, vale a dire: foto, tipo (P), codice paese (ITA), numero di passaporto, cognome (1), nome (2), cittadinanza (3), data di nascita (4), sesso (5), luogo di nascita (6), data di rilascio (7), data di scadenza (8), autorità che lo ha rilasciato (9), firma del titolare (10). In calce, anche una sezione leggibile elettronicamente. A pagina 3 troviamo altre informazioni relative all'identità, come residenza/e (11), statura (12), colore degli occhi (13). A differenza dei documenti antecedenti al 2009, nell’attuale non è più presente lo spazio per allegare eventuali figli: il passaporto, infatti, è ora individuale e unico per ogni persona. Tutte le informazioni appaiono in italiano, inglese e francese. Il numero di nota a fianco alla voce rimanda a pagina 6, dove ogni voce è tradotta in tutte le lingue dell'Unione Europea. Le pagine 4 e 5 sono riservate all'autorità. Su di esse troviamo timbro e firma dell'autorità che ha emesso il passaporto. Spesso non viene indicato il luogo esatto di emissione del documento, ma appare unicamente la firma del Ministro (degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) o del Questore.

Le pagine dalla 7 alla 45, sono dedicate ai visti e ai timbri dei Paesi visitati. A pagina 46 si trova invece l'incipit dell'articolo 23 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Le pagine 47 e 48 sono destinate ai recapiti di familiari o ai conoscenti da contattare in caso di necessità, oltre che alle avvertenze sulla corretta conservazione del documento.

Una particolarità: tutte le pagine pari sono illustrate col disegno della pavimentazione di Piazza del Campidoglio a Roma e della statua equestre di Marco Aurelio. Quelle dispari con la pavimentazione della piazza e il rosone del Duomo di Orvieto, insieme ad uno o due monumenti architettonici nazionali, dalla pianta di Castel del Monte a Palazzo Ducale di Venezia, dalla Basilica di San Francesco ad Assisi al Pantheon di Roma.

Come si ottiene

Per richiedere il documento bisogna andare sul sito della Polizia di Stato, alla sezione dedicata al passaporto online e cliccare su “Accesso per il cittadino”. Effettuato l’accesso con il proprio SPID o con CIE (Carta d’Identità Elettronica) si entrerà in una sezione dove si dovrà cliccare su “Appuntamenti” e poi su “Disponibilità”, il che permetterà di conoscere le date prenotabili e fissare un appuntamento presso gli uffici di Polizia preposti per la propria zona. Fissata la data, si riceverà un’e-mail con la ricevuta, si dovrà provvedere a produrre tutti i documenti richiesti: copia della ricevuta di appuntamento, documento di riconoscimento valido (sia originale che in copia); due fototessere del formato idoneo; ricevuta di pagamento del bollettino da 42.50 euro, marca da bollo da 73.50 euro.

I costi nel dettaglio

Per ottenere il sospirato documento, occorrono dunque 42,50 euro per il versamento tramite bollettino postale sul conto corrente n. 67422808 intestato al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro, con la causale: “importo per il rilascio del passaporto elettronico”. Il pagamento può essere effettuato ad oggi solo fisicamente, presso gli sportelli delle Poste Italiane;

73,50 euro per la marca da bollo acquistabile in tabaccheria. Il costo per il passaporto elettronico è quindi di 116 euro, a cui va aggiunta la spesa per le fototessere, in genere tra i 6 e i 10 euro.

Pagando 9,05 euro è poi possibile ricevere il passaporto a casa propria tramite Poste Italiane, con Posta assicurata. Diversamente, si potrà ritirare di persona il documento presso l’ufficio dove sono state svolte le pratiche.

Al termine della procedura viene rilasciato un foglio di ricevuta, con tutte le indicazioni relative alla pratica. È fondamentale conservare questo foglio accuratamente, poiché verrà richiesto in fase di rilascio del documento. Il passaporto si può richiedere presso la Questura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza, i Carabinieri o nel proprio Comune, ma attenzione: solo presso la Questura e il Commissariato è possibile acquisire le impronte digitali, per cui, nel caso l’appuntamento non fosse in uno di questi due luoghi, sarà necessario un ulteriore passaggio per aggiungerle.

Quanto tempo ci vuole

Oggi più che mai, le tempistiche per il rilascio del passaporto sono molto variabili e si differenziano in base a molti fattori: numero di domande, verifiche necessarie, periodo dell’anno, comune di residenza ecc. Il sito della Polizia di Stato, indica come tempo medio di attesa per il rilascio del passaporto tra i 15 e i 30 giorni lavorativi, attesa che è possibile ridurre in caso di emergenza, cioé per motivi di lavoro o di studio, per cure mediche, in caso di lutti, per l’acquisizione di visti o altre procedure. Presentando la domanda allo sportello bisogna però far presente l’esigenza di ottenere in breve tempo il passaporto e presentare la documentazione adeguata per dimostrare l’urgenza.

Scaduto o smarrito, la procedura per rinnovarlo è la medesima

Che sia scaduto o smarrito, la procedura per il rinnovo del passaporto è la medesima di quella per la prima richiesta. Sarà quindi necessario fissare un appuntamento presso la Questura o il Commissariato, presentarsi con i documenti indicati per il rilascio e i bollettini pagati. Anche il costo non varia: 116 euro. All’appuntamento bisogna portare il vecchio passaporto o la denuncia di documento smarrito o rubato, dichiarando nella domanda di aver già un passaporto e di presentare una nuova richiesta per il rinnovo. Anche in questo caso è possibile un rilascio di emergenza, ma solo per le casistiche già illustrate. Se si fosse esaurito lo spazio per visti e timbri, sarà necessario richiedere un nuovo passaporto, seguendo le stesse modalità previste per il primo rilascio.

Passaporto “a quattro zampe”

Anche cani, gatti e furetti che viaggiano nei Paesi dell’Unione Europea devono essere muniti di passaporto, cioè un documento identificativo rilasciato dalle ASL. Il documento è necessario per tutelarsi dai rischi sanitari e deve contenere i dati anagrafici del proprietario dell’animale, le certificazioni di eventuali vaccinazioni effettuate, fra cui l’antirabbica, obbligatoria, somministrata almeno ventuno giorni prima della partenza. Gran Bretagna, Irlanda e Svezia prevedono anche un test immunologico di verifica degli anticorpi della rabbia, da effettuare nei tempi previsti da ciascun Paese.

Quando è nato il passaporto

Secondo il già citato Passport Index 2023, il passaporto più “potente” del mondo è quello del Giappone: i cittadini nipponici possono viaggiare senza visto verso 193 destinazioni. Secondo posto per Singapore e Corea del Sud (con 192 destinazioni), terzo per Germania e Spagna (con 190). Ultimo in classifica l'Afghanistan, con soli 27 paesi dove recarsi senza dover richiedere un visto.

Fu il sovrano inglese Enrico V a introdurre il primo passaporto nel XV secolo, per consentire ai suoi sudditi di dimostrare la loro identità quando viaggiavano fuori dal Paese. Ancora oggi, infatti, nel Regno Unito il passaporto è rilasciato in nome di Sua Maestà la Regina (ora il Re) che però non possiede questo documento.

Il passaporto italiano non è sempre stato "vestito" di rosso. Fino al 1966 era verde, e fino al 1953 di colore blu.

La prima nazione a introdurre il passaporto biometrico è stata la Malesia, nel 1998.

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