I prezzi della pasta sono saliti alle stelle, ma, secondo il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nelle prossime settimane ci sarà un ribasso. Nella giornata di giovedì 11 maggio il Garante dei prezzi, Benedetto Mineo, ha convocato i produttori della filiera della pasta per un riscontro sul perché degli aumenti dei prezzi.
Allarme speculazione
I consumatori hanno visto in questi ultimi mesi aumentare il prezzo della pasta. In termini numerici, rispetto al mese di marzo 2022 il prezzo della pasta è aumentato del 17,5% in un anno. Le cifre diventano ancora più importanti se vengono confrontate con il mese di giugno 2021 dove le cifre sono lievitate del 37%. A questo proposito, Assoutenti ha denunciato il prezzo della pasta alle stelle che è arrivato fino a 2,44 euro al kg.
Il prezzo del grano è in discesa
I rincari stanno avvenendo in un momento in cui il prezzo della materia prima è in calo. I dati Ismea parlano chiaro, nel mese di aprile il frumento duro nazionale è sceso del 28,3% in un anno. Addirittura il frumento duro extra Ue è aumentato del 34,4%.
Le parole del ministro Urso
Dopo essersi confrontato con i produttori della filiera della pasta, durante l’assemblea di Federacciai, il ministro Urso ha dichiarato: "L'aumento era dovuto a loro avviso all'aumento delle materie prime e dell'energia dello scorso anno, essendo la pasta in commercio attualmente prodotta nei mesi scorsi. Quindi i prezzi torneranno a essere più bassi nelle prossime settimane.
Ecco, io credo che già il primo effetto c'è stato, abbiamo capito, abbiamo compreso e i consumatori sanno che l'aumento è dovuto allo smaltimento di scorte prodotte quando i costi erano superiori e che ora torneranno a essere bassi, come è giusto che sia. Ancora più bassi - ha terminato - perché il costo delle materie prime è sceso molto".
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