Spid gratis? Ecco con quali operatori diventerà a pagamento: cosa sapere

Presto l'identità digitale diventerà a pagamento, almeno con alcuni operatori. Come fare per continuare a usufruirne in modo gratuito

Spid gratis? Ecco con quali operatori diventerà a pagamento: cosa sapere
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Lo Spid - Sistema Pubblico di Identità Digitale - sta pian piano diventando a pagamento. Una notizia che scontenta non poco i suoi utilizzatori, tanto che in questi ultimi giorni si è creato un acceso dibattito.

Lo scorso maggio è stata Aruba (società italiana che offre servizi di data center, web hosting, email) a comunicare per prima l'intenzione di passare al servizio a pagamento. A breve, salvo ripensamenti, sarà la volta di Infocert, noto sviluppatore di software. Infocert passerà alla soluzione a pagamento a partire dalla fine di luglio. Su due importanti provider, insomma, il servizio di Spid non sarà più gratuito. Per poter usufruire dei servizi online della Pubblica amministrazione sarà necessario pagare. Gli scontenti possono decidere di non rinnovare lo Spid e scegliere un altro operatore che permette di servirsi ancora dell'identità digitale in modo gratuito. Chi invece intende restare con i vecchi gestori dovrà pagare un canone annuale: per Aruba si tratta di 4,9 euro più Iva l'anno, per Infocert di 5,98 euro. Non è inoltre detto che col tempo altri operatori non intenderanno aggiungersi.

Nello scontento generale si è fatta sentire anche la voce del Codacons, che ha parlato di mancato rispetto dei diritti dei consumatori. Pare inoltre che saranno portate avanti delle azioni risarcitorie. L'associazione per i consumatori si è detta "pronta ad avviare una valanga di cause risarcitorie contro lo Stato e Agid (Agenzia Italia digitale) da parte degli utenti interessati, finalizzate al riconoscimento del rimborso delle spese sostenute a causa dei ritardi della Pa".

Cosa fare dunque? Un finanziamento di circa 40 milioni, approvato a marzo, dovrebbe presto essere versato ai vari provider che offrono il servizio. Pare difficile però pensare che chi è passato al servizio a pagamento farà dei passi indietro. Il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha assicurato che i 40 milioni ci sono e che verranno sbloccati entro luglio, quando scadrà la convenzione tra Stato e fornitori di Spid. A quel punto si conosceranno le intenzioni dei fornitori.

A tal proposito è doveroso ricordare che la maggior parte delle utente Spid viene gestita da Poste Italiane (ben il 70%) che al contrario degli

altri operatori continuerà a offrire il servizio gratuitamente. Inoltre è possibile passare a un altro sistema di identità digitale, ossia la Cie (Carta d'identità elettronica), che è assolutamente gratis.

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