Cultura e Spettacoli

Cormac McCarthy "Pen Club Award" alla carriera. Ora speriamo nel Nobel...

Il grande scrittore statunitense insignito del prestigioso premio nel ricordo di Saul Bellow. Un autore culto (sta per uscire l'attesissimo film ispirato al suo romanzo «La strada») che vive completamente isolato, avvolto in un alone di mistero

Cormac McCarthy "Pen Club Award" alla carriera. Ora speriamo nel Nobel...

I fan, e noi siamo fra quelli, sperano sia solo l'anticipazione del Nobel. Chissà. Lo scrittore statunitense Cormac McCarthy, 75 anni, uno dei massimi scrittori viventi, già laureato con il Premio Pulitzer per il romanzo nel 2007, ha ricevuto un altro prestigioso riconoscimento letterario per il suo contributo dato alla narrativa contemporanea americana. Mentre è stata annunciata l'uscita del film tratto dal suo romanzo-cult «The Road» («La strada») diretto dal regista australiano John Hillcoat e con Viggo Mortensen, Charlize Theron e l'undicenne Kodi Smit-McPhee nei ruoli di protagonisti, l'autore della monumentale (in tutti in sensi) «Trilogia della frontiera» è stato proclamato vincitore del Pen Club Usa Award alla carriera.
McCarthy, che ha ricevuto il premio (dotato di un assegno di 25.000 dollari) nel corso di una cerimonia a New York, è stato insignito dell'alloro nel ricordo del premio Nobel Saul Bellow, a cui i soci-scrittori del Pen Club Usa hanno voluto intitolare il premio dopo la scomparsa nel 2005.
Cormac McCarthy è considerato uno dei maggiori narratori americani, raffinato quanto spietato nei suoi dieci romanzi, l'ultimo dei quali «The Road» («La strada»), uscito nel 2007 e premiato con il Pulitzer, racconta la lotta di un padre e di un figlio per sopravvivere dopo una catastrofe apocalittica. Figura elusiva del mondo letterario statunitense e autore di romanzi violenti al limite dell'orrore, dedicati all'impatto del male sulla vita dell'uomo, due anni fa McCarthy - evento rarissimo per lui, se non unico - accettò di comparire in pubblico in tv ospite della regina dei talk show americani Oprah Winfrey. Infrangendo l'alone di mistero e massima riservatezza, McCarthy, che vive autorecluso nel New Mexico, allora parlò della sua attività di narratore, che per lui è una sorta di «ricerca costante della perfezione». Richiesto di spiegare i motivi per i quali finora non si era mai concesso alle domande di un giornalista, lo scrittore disse: «Le interviste non fanno bene alla mente. Amo dedicare quasi tutto il mio tempo a pensare a come scrivere un libro. Non si deve parlare di un libro, ma solo scriverlo». Nel giro di un paio di anni, McCarthy ha fatto la seconda eccezione al suo leggendario isolamento per recarsi a New York a ritirare il Pen Award.
Cormac McCarthy, nato a Providence, capitale dello Stato del Rhode Island, il 20 luglio 1933, è cresciuto in Tennessee, dove ha frequentato l'Università, abbandonandola per ben due volte. Entrato nel 1953 nell'Air Force, vi è rimasto per quattro anni, dedicandosi in seguito solo all'attività di narratore.

Tra le sue opere, tutte di grande sapienza artistica e letteraria, figurano «Il guardiano del frutteto», «Il buio fuori», «Meridiano di sangue», «Cavalli selvaggi», «Oltre il confine» e «Città della pianura», tutte tradotte in italiano da Einaudi.

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