Ieri l’Agenzia delle entrate ha reso noti con tempestività i risultati del suo blitz di Capodanno a Cortina. Ha individuato 42 persone alla guida di auto di lusso e con redditi bassi. Inoltre ha rilevato come alcuni esercizi commerciali abbiano fatto, proprio nel giorno dei controlli, un boom di fatturato. L’evasione fiscale è una brutta bestia e non solo per ragioni etiche. C’è un motivo affatto moralistico per combatterla. Chi ruba i soldi al fisco fa concorrenza sleale agli onesti. E soprattutto in momenti di crisi rischia di sopravvivere a danno dei galantuomini. La bottega o l’impresa che non paga il dovuto ha un vantaggio competitivo ingiusto nei confronti dei corretti. Vince chi truffa lo Stato con più abilità. E non chi lavora e produce meglio. L’evasione trucca la partita della libera concorrenza. Occorre però fare molta attenzione nel valutare lo scenografico blitz di Cortina. La ricchezza non è ancora un peccato dalle nostre parti. Avere un auto di lusso di per sé non vuol dire assolutamente nulla. Anche a reddito zero. In Italia non avere reddito non vuol dire non avere patrimonio. Le rendite finanziarie (dai Bot alle azioni) sono tassate separatamente dalla dichiarazione fiscale. E si potrebbero individuare decine di altre situazioni che giustifichino questa manifestazione di ricchezza. Tanto più che non si vede per quale dannato motivo si debbano scomodare gli uomini di Stato a Cortina. Essi potrebbero incrociare i dati sulle auto costose (presenti nel cervellone del Pra) con i redditi dei proprietari già in loro possesso.
Diverso il discorso del boom degli scontrini dei 35 commercianti (sui mille della Perla delle Dolomiti). La crescita del fatturato rispetto al giorno prima è un chiaro indicatore del fatto che qualcuno ha fatto il furbetto. Ma anche in questo caso il blitz è servito a poco. L’agenzia non ci comunica i verbali che ha fatto. Probabilmente pochi, proprio perché gli evasori sono stati messi in guardia dagli 80 agenti dispiegati. Questo è il punto.
Non riteniamo si faccia una seria lotta all’evasione con lo stato di polizia: un agente in ogni esercizio commerciale.L’evasione si deve combattere. Purtroppo i blitz servono a poco. Se non ad alimentare un indiscriminato pregiudizio verso gli «altri». Che non siamo mai noi.
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