Cronaca internazionale

Biden propone a Trump due dibattiti televisivi. The Donald: "Pronto alla battaglia"

Il presidente americano, Joe Biden, ha sfidato Donald Trump, proponendo al rivale due dibattiti prima del voto di novembre

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Joe Biden ha proposto a Donald Trump, attraverso un post pubblicato su X, di tenere due dibattiti vis a vis prima del voto di novembre. La replica dell’ex presidente statunitense, arrivata sempre via social, non si è fatta attendere. Il tycoon ha subito risposto presente accettando il guanto di sfida lanciato dal suo avversario. Non è da escludere che la decisione di Biden sia da collegare all'estrema debolezza che il candidato democratico continua a dimostrare nei sondaggi negli Stati chiave del Paese. Una sconfitta dell’attuale inquilino della Casa Bianca in questi stati determinerebbe infatti il ritorno sulla scena di Trump - che un sondaggio nel New York Times dei giorni scorsi dava in testa in cinque dei sei Stati che potranno decidere l'esito delle elezioni di novembre – e potrebbe influenzare duelli cruciali per il Senato.

Il doppio dibattito tra Biden e Trump

Tutto è partito da un post pubblicato su X da Biden. "Donald Trump ha perso due dibattiti contro di me nel 2020", ha scritto il presidente in carica, aggiungendo, riferendosi sempre al suo avversario, che "da allora non si è presentato a un dibattito. Ora si comporta come se volesse di nuovo discutere con me. Beh, rendimi la giornata, amico". Sulla scelta della data Biden ha lanciato una frecciata a Trump, sostenendo che l'avversario "è libero il mercoledì", ovvero il giorno della settimana nel quale, di solito, non si svolgono le udienze nel processo di New York all'ex presidente.

Ad aprile Biden, durante un'intervista radiofonica, aveva dichiarato per la prima volta di essere disponibile a un dibattito con Trump. "Lo farò, da qualche parte. Non so quando. Ma sono felice di discutere con lui", aveva affermato il presidente americano che la scorsa settimana ha esortato i giornalisti, i quali lo incalzavano sull'argomento, a organizzare il faccia a faccia. Trump, da parte sua, ha ripetutamente sfidato il rivale, sostenendo che non sarebbe in grado di affrontare un dibattito con lui.

La risposta vera e propria del tycoon è arrivata su Truth. "Sono pronto e lo voglio. Sono pronto a fare fragore", ha scritto The Donald. "Ditemi solo quando, e io ci sarò. Prepariamoci alla battaglia" ha scritto ancora lo stesso Trump. "È tempo di un dibattito in modo che possa spiegare al popolo americano la sua politica altamente distruttiva di apertura delle frontiere" ha quindi concluso.

Il possibile duello

La campagna di Biden ha dato a Trump quello che chiedeva da mesi, a patto che a gestire l'evento non sia un'organizzazione di parte, e fissando una serie di condizioni. La novità sta anche nella scelta delle date: giugno arriva in anticipo rispetto alle date proposte dalla commissione elettorale che si occupa dei dibattiti presidenziali. L'obiettivo è convincere gli elettori ben prima di settembre, quando in tutto il Paese cominceranno le procedure del voto anticipato, per posta o attraverso la consegna delle buste con la scheda nei box predisposti.

La campagna di Biden ha inoltre chiesto alcune garanzie: i Democratici vogliono che il dibattito venga ospitato in uno studio televisivo, con microfoni che automaticamente vengono silenziati se uno dei duellanti sfora il tempo a disposizione. E vogliono che il confronto venga fatto in uno spazio in cui ci sono solo i due sfidanti e il moderatore, senza platee rumorose, e senza la partecipazione del terzo candidato, il novax e indipendente Robert Kennedy Jr.

La proposta indica come Biden voglia confrontarsi con Trump sui temi, senza offrire al suo rivale l'arma del populismo, e il tutto venga fatto in un contesto asettico, in cui i rischi siano calcolati.

Questa che è stata presentata oggi è la prima offerta formale e porta la firma della presidente della campagna del presidente, Jennifer O'Malley Dillon. La lettera è stata inviata alla commissione che si occupa dei dibattiti presidenziali.

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