
Due italiani – Andrea Usala (25 anni) e Vittoria Antonioli Arduini (21) – sono stati arrestati questa mattina all’aeroporto del Cairo. I due giovani attivisti pro-Pal sono stati bloccati dalle autorità egiziane prima di prendere parte alla marcia internazionale per Gaza. Usala e Arduini, entrambi studenti della scuola Holden, fanno parte del gruppo che da settimane occupa Piazza Castello con tende e bandiere palestinesi.
“Non possiamo continuare a stare in silenzio di fronte al genocidio a Gaza. Dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo fermarlo” le loro dichiarazioni risalenti a ieri riportate dalla Stampa. Ma i due non sono riusciti a raggiungere gli altri attivisti radunati al Cairo per fare pressione sul governo egiziano, così da aprire agli aiuti umanitari.
"Non ci fanno andare al bagno e non ci fanno prendere da mangiare" è stato il messaggio diffuso da Usala nelle scorse ore quando era già all'aeroporto del Cairo. Così, invece, la Arduini: "Ci sono con noi algerini, francesi, tedeschi, inglesi. Sta arrivando un sacco di gente, poi ci dovremmo riunire in un altro luogo. Lo scopo è essere deportati e non accettare il ritorno". La giovane avrebbe manifestato l'intenzione di "opporsi" in qualche modo al rimpatrio perché intende partecipare alla marcia internazionale per Gaza.
I compagni del presidio torinese denunciano la "detenzione arbitraria e contraria ad ogni principio del diritto internazionale": "I nostri compagni sono partiti per partecipare a un'iniziativa civile, pacifica, preparata da mesi per portare simbolicamente ma concretamente un messaggio di pace e di giustizia alla popolazione palestinese. La loro partenza è stata costruita in modo trasparente, legittimo e pienamente conforme alla legge".
Sia l'ambasciata italiana che il consolato al Cairo stanno monitorando la situazione dei due studenti fermati al Cairo, ha confermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
A margine della riunione del formato Weimar Plus a Villa Madama, il titolare della Farnesina ha spiegato: "Per quanto riguarda la situazione al Cairo, il nostro consolato sta accudendo tutti gli italiani che sono stati bloccati, e che dovevano partecipare a questa marcia verso Gaza che non è stata autorizzata. Comunque sia, sia l'ambasciata sia il consolato al Cairo sono in continuo contatto con i nostri concittadini e c'è una delegazione del consolato e una delegazione dell'ambasciata in aeroporto".