Cronaca internazionale

Dopo Elisabetta, un lungo (e brutto) royal show. Harry ha trasformato i Windsor negli Addams

Scomparsa la regina e, prima di lei, il suo consorte, c'è gran ballo a corte

Dopo Elisabetta, un lungo (e brutto) royal show. Harry ha trasformato i Windsor negli Addams

Scomparsa la regina e, prima di lei, il suo consorte, c'è gran ballo a corte. I Windsor offrono il peggior royal show del secolo, Henry-Harry, duca di Sussex, è il protagonista assoluto, va in nomination quotidiana, scrive libri, interpreta ruoli filmici, concede interviste, vive la sua Buckinghexit con ripetute fibrillazioni, è un pentito che rivela i segreti di famiglia, soffre lo stato di figlio dimenticato, sente vittima anche la propria moglie americana, stando alle sue varie parole i Windsor sono gli Addams del regno unito, un gruppo che vive di rendita e nel quale Gomez è il re Carlo, Morticia la regina consorte Camilla, il resto è spettacolo macabro e irriverente, razzista, irriconoscente: «Io voglio una famiglia, non una istituzione» ha spiegato con la barba rossa e ispida il giocane Enrico che per onomastica porta anche i nomi di Carlo, Alberto e Davide, uso apposta la traduzione per renderlo più vicino alla gente comune, quella alla quale lui e Meghan fanno riferimento o, aggiungo io, gli abbonati di Netflix o gli acquirenti dell'ultimo libro, Spare, in uscita oggi, a parte l'edizione clandestina En la Sombra, apparso in Spagna già il 5 di gennaio.

La copertina mostra il volto severo del nobile decaduto o decadente, potrebbe sembrare una foto segnaletica, manca l'immagine di profilo e il numero di registro relativo, l'ego monta pagina per pagina, Enrico cerca di convincere il mondo che quella inglese è una recita continua, intossicata da comportamenti e mentalità che nulla hanno a che fare con la genuinità di una sana, non dico sacra, famiglia. Un dinastia che ha superato guerre e tragedie, pubbliche e private, c'era Elisabetta II, ok, ma la forza della Firm, dell'azienda, perché tale sono i Windsor, dovrebbe riuscire a superare anche l'ostacolo di questo quinto in linea dinastica, un bambino non ancora diventato uomo eppure padre, un ragazzo non ancora diventato marito, perché, come malignano a corte, l'uomo è lei, l'attricetta americana che, come nel caso di John Lennon-Yoko Ono, ha plagiato il consorte al punto di farlo uscire dai fab four, Charles-Camilla-William-Kate; strano che lady M non abbia ancora svelato di essere stata abusata da giovane, è bastato insinuare che qualcuno abbia sospettato sul colore della pelle del pupo Archie o della Lilibet (una furbata il nome di battesimo) per sollevare il polverone nelle varie dimore reali

Ma c'è chi sostiene che ormai il casato scricchiola, il re non ha il carisma e la calma necessarie per affrontare l'emergenza, gli è bastata una stilografica difettosa per smascherarne l'indole, immagino come avrà digrignato dinanzi alla lettura delle memorie del secondogenito.

Voci di corte mormorano che Henry Harry non parteciperà all'incoronazione del padre, eppure il giovin signore potrebbe cogliere l'occasione al volo, presentarsi in abiti casual, allestire un banchetto dinanzi all'abbazia e autografare ogni singola copia di Spare, la vendita andrebbe a ruba, l'introito finirebbe in beneficenza e dentro la chiesa si udirebbe un God Save the King mai così adatto come in quei momenti. Un film comico? Beh, che altro è diventata la AddamsWindsor?

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