Cronaca internazionale

"Gli ucraini erano militari". La rivelazione sul duplice omicidio in Germania

Gli investigatori escludono la pista del conflitto. Le vittime conoscevano l'aggressore. I consoli ucraini sono in contatto costante con le autorità tedesche

"Erano militari". Le rivelazioni sui due ucraini assassinati in Germania

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Sono emersi nuovi dettagli sui due ucraini accoltellati a morte in Baviera da un cittadino russo nel tardo pomeriggio di sabato 27 aprile. Le autorità di Kiev hanno riferito che erano membri delle forze armate, che si erano sottoposti a cure e riabilitazione in Germania dopo essere stati feriti in combattimento.

I consoli ucraini stanno chiarendo le informazioni sulle unità in cui i defunti hanno prestato servizio e stanno stabilendo contatti con i loro parenti”, ha riferito il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che ha incaricato di diplomatici accreditati nella Repubblica federale di “essere in costante contatto con le forze dell'ordine tedesche in modo che l'assassino sia punito nella misura massima consentita dalla legge”. Stando a quanto riportato da Ukrainska Pravda, ha anche espresso la sua gratitudine alle forze dell’ordine tedesche per la “tempestiva detenzione del sospettato”. Per quanto riguarda le indagini, al momento gli investigatori non hanno rilevato connessioni tra il duplice omicidio e la guerra tra Russia e Ucraina. Pare inoltre che le due vittime di 23 e 36 anni conoscessero il loro aggressore.

Il fatto di sangue si è svolto in un centro commerciale di Marnau, nell’Alta Baviera. La polizia locale ha ricevuto la notizia del ferimento degli ucraini attorno alle 17:20 di sabato. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, uno degli uomini era già morto. L’altro è deceduto in ospedale a seguito delle ferite riportare. Il sospettato, un cittadino russo di 57 anni, è stato fermato domenica 28 aprile e messo ai domiciliari. I giudici devono ancora pronunciarsi sulla convalida dell’arresto. Un fatto simile si è verificato sempre in Germania nel febbraio scorso: due giocatori di basket ucraini, il 17enne Volodymyr Yermakov e il 18enne Artem Kozachenko, sono deceduti dopo essere stati accoltellati per strada. Al tempo, la Fbk (Federazione basketball di Kiev) si era detta convinta che l’attacco fosse motivato da odio verso il Paese invaso nel 2022, ma la polizia tedesca aveva escluso questa ipotesi.

Anche se non legato direttamente al conflitto, la morte dei due soldati ucraini è destinata inevitabilmente a generare tensioni e potrebbe portare alla concretizzazione dei timori delle cancellerie occidentali. Fin dall’inizio del conflitto, i governi dell’Unione hanno guardato con preoccupazione alle minoranze russofone, presenti soprattutto nei Paesi dell’Est.

Secondo i servizi di sicurezza di varie nazioni, Vladimir Putin potrebbe sfruttarle sia per destabilizzare gli Stati che le ospitano, sia per giustificare eventuali azioni militari motivandole con la difesa dei propri connazionali.

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