Ai cinema del Vietnam è stato proibito di proiettare il film americano Barbie. A dire il vero, le autorità di Hanoi hanno direttamente bloccato l'uscita dell'intera pellicola, e questo per ragioni geopolitiche. Il film contiene infatti una scena che mostra una mappa controversa agli occhi del governo vietnamita, con le rivendicazioni cinesi sull'intero Mar Cinese Meridionale, di cui il Vietnam reclama una parte.
Il pugno duro del Vietnam
Con Margot Robbie nei panni della famosissima bambola, Barbie sarebbe dovuto uscire nelle sale vietnamite il prossimo 21 luglio, in concomitanza con il suo debutto cinematografico nella maggior parte dei Paesi del mondo. I media statali hanno tuttavia annunciato che la pellicola non sarà più distribuita in Vietnam a causa della rappresentazione di una mappa che utilizza la "linea dei nove tratti" (la "nine-dash line").
La linea a forma di U, utilizzata sulle mappe cinesi, rappresenta le aree che la Cina ha rivendicato come parti integranti del proprio territorio. Le stesse aree che, al contrario, altri Paesi della regione rivendicano da decenni. Mostrata per la prima volta su una mappa nel 1947, la linea dei nove tratti è a dir poco controversa per Hanoi, dato che l'area specificata come territorio cinese comprende una quantità significativa di spazio che il Vietnam considera come propria piattaforma continentale.
Secondo quanto riportato da Reuters, il quotidiano statale vietnamita Tuoi Tre ha affermato che, a causa dell'utilizzo di una mappa raffigurante questa forma territoriale, Barbie non sarà rilasciata nel Paese. Vi Kien Thanh, capo del dipartimento del cinema in Vietnam, è stato chiaro: "Non concediamo la licenza per l'uscita del film americano Barbie in Vietnam perché contiene l'immagine offensiva della linea dei nove tratti".
La contesa tra Hanoi e Pechino
Scendendo nei dettagli, la "linea dei nove tratti", con cui la Cina ormai ufficialmente delinea i suoi possedimenti in una specie di "lingua di bue", abbraccia il 90% del tratto di mare conteso. Qui Pechino ha anche costruito basi militari.
La radice delle attuali dispute territoriali risale, come detto, al 1947, quando i nazionalisti cinesi guidati dal Kuomintang realizzarono una cartina del Mar Cinese Meridionale. Disegnarono 11 linee tratteggiate, e cioé le rivendicazioni della Cina, che comprendevano anche acque situate tra Vietnam, Malesia e Filippine.
In seguito, i comunisti di Mao salirono al potere e, negli anni Settanta, Pechino cancellò due linee tratteggiate, riducendole a nove. Il problema principale era uno: i tratti rimanevano troppo vaghi, ma soprattutto non trovavano d’accordo gli altri Paesi limitrofi. Oggi che la Cina non è più lo Stato povero e debole del periodo maoista, il Dragone è tornato a rivendicare con forza la propria area territoriale, la stessa compresa dalle famose nove linee.
Gli altri film vietati in Vietnam
In ogni caso, non è la prima volta che il governo vietnamita decide di interrompere l'uscita di un film a causa dell'inclusione della linea dei nove trattini. L'anno scorso, il film d'azione di Sony Uncharted è stato ritirato per lo stesso motivo, così come il film d'animazione di DreamWorks Abominable nel 2019. Netflix ha rimosso la serie drammatica di spionaggio australiana Pine Gap nel 2021.
Per la cronaca, il Mar Cinese
meridionale, che i vietnamiti chiamano "Mare orientale", è percorso dalle rotte navali che collegano l'Asia-Pacifico e l'Europa e si calcola contenga nei fondali marini cospicui giacimenti di idrocarburi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.