Quando le barche cariche di migranti lasciano il Marocco per tentare la traversata verso l'Europa, i passeggeri che sono a bordo hanno già i numeri telefonici delle Ong da contattare per farsi recuperare in mare aperto. Lo ha detto in maniera chiara ed esplicita Nasser Bourita, ministro degli Esteri e dell'Emigrazione del Marocco, tra gli ospiti della prima Conferenza Internazionale su sviluppo e migrazioni, organizzata a Roma dal governo italiano. La rivelazione di Bourita accredita ulteriormente lo sforzo di Giorgia Meloni volto a contrastare la rete dei trafficanti che gestiscono le migrazioni illegali, giocando di sponda con i Paesi nord africani e del Medio Oriente.
I migranti e il numero delle Ong
Tornando alle dichiarazioni di Bourita, le rivelazioni del ministro marocchino, riportate da alcune fonti diplomatiche, sono emblematiche del malaffare celato dietro alla maggior parte dei flussi migratori provenienti dal nord Africa. "Il nostro punto di osservazione è che quando una barca carica di migranti passa dalle coste marocchine, i migranti hanno già il numero di telefono della nave Ong che li raccoglierà", ha dichiarato l'alto funzionario di Rabat.
Secondo quanto si apprende dalle stesse fonti, Bourita avrebbe anche apprezzato il format e i contenuti della Conferenza. "La novità del processo di Roma - ha spiegato - è che arriva al momento giusto e ha un valore aggiunto: l'idea di tradurre il dialogo in collaborazione operativa sia sul fronte del contrasto all'immigrazione illegale, sia sullo sviluppo, in una dialettica che supera lo scambio tra sicurezza e integrazione con un approccio pragmatico".
L'importanza della collaborazione Ue-Africa
Come ha sottolineato Bourita, la collaborazione tra Europa e Africa è una conditio sine qua non per debellare la piaga dell'immigrazione irregolare. Non a caso, a margine della Conferenza, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha incontrato l'omologo saudita Abd al-Aziz bin Sàud Al Sàud e quello tunisino Kamel Fekih. "Occasione per rinnovare la comune volontà di rafforzare la collaborazione per la sicurezza e per il contrasto ad ogni traffico illecito", ha informato il Viminale.
Meloni, artefice principale dell'iniziativa, ha postato sul proprio profilo Facebook una foto di gruppo dei partecipanti alla Conferenza accompagnando il tutto con una frase significativa. "Avviare un percorso condiviso in grado di attuare misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e l'Africa, per affrontare le cause profonde dei flussi irregolari e per sconfiggere l'attività criminale dei trafficanti di esseri umani. Animati da questo spirito, siamo onorati di ospitare oggi a Roma la Conferenza internazionale su sviluppo e migrazione", si legge sul post condiviso da Meloni.
Contrastare l'immigrazione illegale
Anche l'Europa si muove nella stessa direzione indicata da Meloni. Bruxelles è pronta a creare rapporti operativi che rafforzino la cooperazione fra le diverse forze dell'ordine, per le operazioni di ricerca e soccorso e per rafforzare le frontiere, garantendo al contempo tutele a chi ne ha bisogno, ha sottolineato il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento alla Conferenza.
"Vogliamo costruire ponti fra le due comunità" europea ed africana, ha detto von der Leyen, invitando a "formare la nuova forza lavoro di cui le nuove economie emergenti hanno bisogno". "Con questo principio in mente abbiamo sviluppato nuovi partenariati per i talenti, mirati in particolare ai giovani, che vogliono realizzare i loro sogni.
Troppi di loro mettono le loro vite in mano a trafficanti che non possono mai garantire una nuova ripartenza", ha proseguito la stessa von der Leyen. In attesa di capire come concretizzare tutte le proposte emerse in azioni concrete, i partecipanti sono concordi su un punto: è necessario contrastare l'immigrazione illegale in tutte le sue forme.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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