Scienze

In orbita da 40 anni, ora il satellite è in caduta libera verso la Terra

Il satellite ha cessato la sua attività nel 2005, dopo essere rimasto in funzione per 21 anni. Atteso nella notte fra domenica e lunedì l'impatto con l'atmosfera terrestre

Immagine da Wikipedia
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In orbita da ben 40 anni, il satellite scientifico della Nasa Erbs impatterà presto con l'atmosfera terrestra. Il dispostivo non è infatti più operativo e si trova in caduta libera, come previsto dagli scienziati. Secondo gli ultimi calcoli del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che sta seguendo molto attentamente i movimenti di Erbs, il disposivo dovrebbe entrare in collissione con l'atmosfera terrestre nella notte fra l'8 e il 9 gennaio, a breve, dunque. Quasi sicuramente, assicurano gli esperti, il satellite verrà distrutto proprio quando si troverà a infrangere l'atmosfera.

Prendendo un margine di circa 17 ore, l'impatto dovrebbe avvenire, ore italiane, intorno alle ore 00:40 del 9 gennaio. La Nasa, in ogni caso, rassicura. La possibilità che l'oggetto, o alcuni frammenti di esso, possano colpire qualcuno è di 1 su 9.400.

Spedito in orbita nel lontano 1984 con lo shuttle Challenger, Erbs (Earth Radiation Budget Satellite) ha un peso di circa 2 tonnellate e mezzo. Improbabile, se non impossibile, che il satellite riesca ad attraversare l'atmosfera intero. Sarà distrutto nell'impatto.

La vita di Erbs è stata molto lunga. Inizialmente era stato pensato per essere operativo per circa 2 anni. In realtà lo strumento ha continuato a funzionare fino al 2005. Erbs ha quindi proseguito con lo svolgimento delle sue funzioni per ben 21 anni, raccogliendo preziose informazioni su atmosfera e clima. Non solo. Il satellite ha anche effettuato misurazioni sui livelli di ozono, sul vapore acqueo e aerosol.

Poi, nel 2005, la cessazione di ogni attività. Divenuto ormai un rottame, Erbs ha continuato a orbitare intorno alla Terra per anni, come molti altri detriti dispersi nello spazio. Tutti con gli occhi su per aria, dunque.

Non si tratta del primo strumento spaziale che viene a impattare contro l'atmosfera terrestre al termine del suo utilizzo. A quanto pare, dicono gli studioso, il fenomeno avviene ormai ogni uno o due giorni. Si tratta di una conseguenza inevitabile, dal momento che l'uomo lancia nello spazio sempre più disposivi per portare avanti i suoi studi.

Basti pensare alla parte centrale del razzo cinese Lunga Marcia 5B (un oggetto di ben 25 tonnellate).

Il razzo era stato impiegato per portare alcuni moduli della stazione spaziale cinese in costruzione.

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