Cronaca internazionale

"Quel video è vecchio". Lo scivolone di Rula Jebreal, che non arretra

La giornalista palestinese pubblica un filmato datato 2015 spacciando per attuale e poi dà vita a un surreale dialogo con un utente su X (ex Twitter)

"Quel video è vecchio". Lo scivolone di Rula Jebreal, che non arretra

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"Quel video è vecchio". Topica di Rula Jebreal, che non arretra

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È stata proprio una clamorosa figuraccia quella a cui è andata a sbattere Rula Jebreal. La giornalista palestinese ha pubblicato sul proprio profilo Twitter un filmato del 2015 su Gaza spacciandolo invece per un video relativo alla tragica guerra in atto tra Israele e Palestina. Un errore che, nella "babele" di fotografie e immagini che i social network stanno diffondendo nelle ultime settimane, potrebbe anche tranquillamente capitare. Il problema è che Jebreal è andata avanti per ore a sostenere di essere assolutamente dalla parte della ragione anche quando centinaia di commenti apparsi sotto il suo post stavano sostenendo come la realtà fattuale da lei rappresentata fosse esattamente all'opposto della verità. Leggere per credere.

Il video con la data sbagliata

Il 3 novembre Rula Jebreal, che in questi giorni sta condividendo molti contenuti critici contro lo Stato Ebraico, posta su X un video di alcuni cittadini israeliani in festa e lo descrive così: "Fanatici di destra israeliani celebrano la carneficina a Gaza, esultano per l'uccisione di quattromila bambini palestinesi, cantando: 'Gaza è un cimitero. Non ci saranno più scuole per bambini perché non ci sono più bambini…il vostro popolo e la sinistra saranno sterminati'". Il numero dei bambini morti fa riferimento agli attacchi di queste settimane che, a partire dal 7 ottobre scorso in poi, secondo il ministero della Salute palestinese (gestito da Hamas), avrebbero portato alla morte di oltre 3.500 minori. Nel giro di pochi minuti, il tweet viene inondato da commenti nei quali le viene fatto notare come quel filmato, in realtà, risalga a più di otto anni fa. Insomma: quelle immagini di cui parla la giornalista non sono mai state girate in quest'ultimo mese.

Ed è a questo punto che Jebreal ingaggia un improbabile e surreale duello social con un profilo denominato "Assurdistan del Nord", buttandola continuamente in caciara: "Le regole di guerra e il diritto internazionale umanitario, gli unici a cui dovremmo fare riferimento… lasciano ben pochi dubbi sull'ignoranza/faziosità…. Secondo l'ONU e il governo Americano, Gaza è considerata un territorio occupato per via dell'assedio israeliano". Risposta che non c'entrava proprio niente con l'osservazione riguardante la data di quel video postato. Tant'è che il diretto interlocutore della conversazione le risponde: "Guarda che la gente sa leggere. Perché cambi argomento anziché dire 'mi sono sbagliata'. Guarda che è umano e capita a tutti". Ma non c'è niente da fare. Rula replica in questo assurdo modo: "Ammetti che ha scritto una cosa completamente falsa… visto che Secondo l'ONU e il Dipartimento di Stato USA, Gaza è considerata un territorio occupato per via dell'assedio israeliano".

Le incredibili risposte di Rula Jebreal

Dopo un altro botta e risposta, ecco la nuova risposta della palestinese: "Il video è autentico e i fanatici di destra sono oggi al governo". L'ossessione "fascismo" vale quindi per Israele così come vale nell'ultimo anno per l'Italia, senza comunque mai rispondere nel merito della polemica. A questo punto "Assurdistan del Nord" si arrende: "Rula, qui è notte. È inutile che continui: è un video del 2015 pubblicato su Youtube. Ci sono anche le note di Twitter che lo dicono oltre a me. Buonanotte, qui in Italia è notte". Finita qua? No. Rula Jebreal tira fuori dal cilindro un'altra frase "capolavoro": "Non è mai notte o tardi per cancellare la falsità che hai scritto su Gaza. … hai disumanizzato pure i giornalisti palestinesi.… 35 sono stati uccisi dagli israeliani a Gaza. Spero ci rifletti". La conclusione di colui che è stato ripetutamente accusato da lei è comunque da Oscar: "La tua argomentazione è sempre la stessa: l'assoluta urgenza di quello che dici tu, che è vero anche se falso, e gli altri sono dei peccatori che sbagliano - è il commento -.

Questo è proprio di una matrice comunicativa (a prescindere dai contenuti) molto debole e che quindi necessita assoluti".

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