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Ingoiata dall'oceano: quella nave "vittima" del Triangolo del Diavolo

Il 24 ottobre 1980 la nave mercantile Ss Poet salpa dal porto di Philadelphia, per raggiungere l'Egitto. Ma la nave non raggiungerà mai Port Said e scomparirà nel mezzo dell'Oceano Atlantico, da dove non riemergerà mai più

Ingoiata dall'oceano: quella nave "vittima" del Triangolo del Diavolo
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Il 24 ottobre 1980 la nave Ss Poet, che trasporta grano, si imbarca da Philadelphia, negli Stati Uniti, diretta a Port Said, in Egitto. A bordo dell’enorme nave cargo c’è un equipaggio composto da 34 uomini, guidato dal capitano Gary Harper. Come riporta il sito Bermuda Attractions, prima di partire, Harper aveva notato che la prua era più pesante del resto della nave, forse a causa della grande quantità di grano a bordo. Ma la sua osservazione non desta alcuna preoccupazione, visto che la Poet aveva navigato con carichi dei quelle dimensioni svariate volte. Così la nave salpa, ma purtoppo non arriva mai a destinazione. Le sue tracce e quelle dei 34 membri dell’equipaggio si perdono tra le onde dell’Oceano Atlantico poche ore dopo la partenza, per non essere mai più ritrovate.

La misteriosa scomparsa della Ss Poet e le ricerche del relitto

La Ss Poet viene costruita nel 1944 per trasportare le truppe della marina militare statunitense durante la Seconda guerra mondiale, fino al 1949. Per decenni rimane inattiva e soltanto nel 1979 viene acquistata dalla compagnia Hawaiian Eugene Corp e convertita in una nave mercantile da carico. La mattina del 24 ottobre 1980 la Poet parte dal porto di Philadelphia alla volta dell’Egitto, compiendo una tratta che la nave aveva affrontato più volte per consegnare il grano. L’ultima comunicazione registrata tra la Poet e la terraferma risale alle 8.30 del mattino, quando il capitano Harper annuncia che la nave sta attraversando Cape Henlopen, nella baia del Delaware, per iniziare la traversata oceanica.

Come da prassi, la nave avrebbe dovuto comunicare ogni due giorni la sua posizione e il livello di carburante, ma dopo 9 giorni senza ricevere alcuna comunicazione da parte della Poet, la compagnia navale Hawaiian Eugene Corp dichiara che la nave non è mai arrivata a Port Said. Ma perché comunicare la sparizione della nave dopo ben 9 giorni? Un'ipotesi è che la compagnia non aveva idea di dove si trovasse la nave e non sapendo da dove iniziare le ricerche, abbia aspettato il giorno del presunto arrivo in Egitto per dare la notizia della sua scomparsa. Non avendo ricevuto notizie, la Hawaiian Eugene Corp decise quindi di avviare le ricerche con l'aiuto della Guardia Costiera, in un'area vastissima di circa 750.000 metri quadrati, a partire dall'ultima posizione della Poet, Cape Henlopen.

Ma le ricerche non diedero i risultati sperati dalla compagnia navale e dai parenti delle presunte vittime. Come riporta un articolo del Washington Post, scritto all'epoca della sciagura, non venne rinvenuto nemmeno un minuscolo resto del relitto della Poet, come fosse stata inghiottita dall'oceano. Gli inquirenti scoprirono però che il giorno successivo alla partenza della Poet, un ciclone si abbatté sull'Atlantico, con onde alte fino a 9 metri. Nelle settimane successive alla scomparsa, venne riferito agli inquirenti che due giorni dopo la partenza della Poet, la torre di controllo del porto di Baltimora ricevette un segnale di allarme, che si interruppe bruscamente, senza dare il tempo ai controllori di verificarne la provenienza. Se il segnale fosse partito dalla Poet, la posizione dell'allarme rilevata indicava che la nave si trovava nel Mar dei Sargassi, proprio in prossimità di quello che viene definito Triangolo delle Bermuda.

Il mistero del Triangolo delle Bermuda

Il Triangolo delle Bermuda è da secoli teatro di sparizione di navi e aerei, in un'area compresa tra l'arcipelago delle isole Bermuda, la parte orientale di Porto Rico e la punta più a sud della Florida. Le prime sparizioni risalgono al 1800, ma è solo negli anni '50 del Novecento che sono iniziate le prime speculazioni intorno al Triangolo delle Bermuda, divenuto luogo maledetto, e sui misteriosi incidenti.

Sono state fatte le congetture più azzardate su che cosa succeda alle navi e agli aerei che attraversano questo tratto di oceano: dai rapimenti alieni ai fenomeni paranormali, e ad anomalie magnetiche presenti in quell'area. Anche il mondo scientifico è diviso. Secondo alcuni studiosi, quella del Triangolo delle Bermuda è una zona dall'elevato traffico aeronavale, ed essendo molto vasta gli incidenti non sarebbero superiori alle altre zone del mondo ugualmente trafficate. Altri scienziati sostengono invece che la media degli incidenti e delle sparizioni in quell'area siano superiori alla media, a causa delle onde anomale e delle forti correnti presenti.

La conclusione delle indagini

Nonostante gli sforzi per recuperare il relitto e il suo equipaggio, la Ss Poet non fu mai ritrovata. Gli inquirenti poterono solo formulare delle ipotesi su cosa successe durante la traversata in quei giorni di ottobre del 1980. Una delle supposizioni riguarda un boccaporto difettoso, che venne notato prima della partenza, ma anche questa teoria fu scartata in quanto la Poet aveva navigato per anni con il boccaporto guasto, senza alcun problema. La teoria più accreditata resta quella secondo la quale la nave rimase vittima della violenta tempesta che presumibilmente la investì due giorni dopo la partenza e la trascinò sul fondo dell'oceano. La rapidità con cui la nave sarebbe naufragata spiegherebbe la mancata trasmissione di un segnale di soccorso.

Dove sia finita la Ss Poet e gli altri mezzi scomparsi nel nulla rimane tutt'oggi un mistero, che alimenta le dicerie sul famigerato Triangolo delle Bermuda, chiamato anche Triangolo del Diavolo.

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