Cronaca internazionale

Tentarono un golpe: a processo in Germania i nostalgici dell'Impero tedesco

Il movimento dei "Cittadini del Reich" sostiene che l'Impero fondato nel 1871 non sia mai caduto e, pertanto, non riconosco l'autorità della Repubblica federale. Nel 2022, si organizzarono per rovesciare il governo

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I nostalgici dell’Impero tedesco sono finiti a processo in Germania. Nove “Cittadini del Reich” sono comparsi lunedì 29 aprile di fronte ai giudici del tribunale di Stoccarda, per rispondere delle accuse di alto tradimento e di appartenenza ad un’organizzazione terroristica. I fatti in questione risalgono al 2022, quando i membri della Reichsbürger avevano progettato di rovesciare la Repubblica federale e instaurare un regime autocratico retto da Heinrich XIII di Reuss, discendente di un’antica casata nobiliare tedesca.

I “Cittadini del Reich” (Reichsbürger) sono convinti che l’impero fondato nel 1871 dopo la vittoria su Parigi al termine della guerra franco-prussiana non sia mai caduto. Per questo motivo, non riconoscono l’attuale Germania democratica e le sue strutture costituzionali, non aderiscono al sistema di raccolta delle tasse, non accettano il pagamento di multe o il versamento di contributi sociali. Il movimento si è radicalizzato durante la pandemia di Covid-19, quando ha iniziato a sostenere il rifiuto di rispettare le restrizioni imposte dal governo di Berlino. Come spiegato dalla stampa tedesca, il Reichsbürger non è un movimento uniforme: in comune hanno il rifiuto della democrazia, tendenze monarchiche, xenofobia e antisemitismo. Una parte dei “cittadini” vive da Selbstverwalter, ovvero “auto-amministrato”. Gli appartenenti a questa fazione considerano il proprio appartamento, casa o proprietà come un territorio di uno Stato sovrano e a volte lo contrassegnano anche con “linee di confine”. Essi inoltre sostengono di poter recedere dalla Repubblica federale mediante una semplice dichiarazione e, in questo modo, di non essere più soggetti alle sue leggi.

Secondo i servizi di sicurezza di Berlino, i “Cittadini del Reich” sarebbero almeno 23mila, di cui 2.300 orientati alla violenza. Durante le perquisizioni nelle loro abitazioni, la polizia ha rinvenuto ingenti quantità di armi e munizioni. Stando a quanto riferito dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, tra le convinzioni dei Reichsbürger vi sarebbe la negazione dell’Olocausto, la presenza del deep State e del “governo ombra” che controlla e pianifica in gran segreto gli eventi mondiali. Altra teoria assurda propugnata dal gruppo sostiene che la Germania sia ancora occupata dalle quattro potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale, ovvero Stati Uniti, ex Unione Sovietica, Francia e Gran Bretagna.

Il movimento Reichsbürger affonda le sue radici negli anni Ottanta ed è tornata in auge negli ultimi anni. Nel dicembre del 2022, 26 “cittadini” sono stati arrestati per il tentato golpe. Il 21 maggio inizierà un secondo processo a Francoforte, mentre il terzo inizierà il 18 giugno a Monaco.

Oltre a Heinrich XIII, tra le figure di spicco del colpo di Stato figurano anche Birgit Malsack-Winkemann, una giudice di Berlino che nella scorsa legislatura era stata deputata del partito Adf (Alternative für Deutschland), e Ruediger von Pescatore, tenente colonnello dell’esercito radiato dal servizio nel 1997.

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