Ecovandali all'attacco: blitz di Ultima Generazione contro i negozi di lusso a Roma

Gli ambientalisti hanno lanciato vernice arancione contro le vetrine di marchi prestigiosi lungo via dei Condotti. Momenti di tensione: volano insulti contro gli ecoattivisti

Ecovandali all'attacco: blitz di Ultima Generazione contro i negozi di lusso a Roma
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Gli ecovandali tornano all'attacco e decidono di dare dimostrazione dell'ennesimo blitz ambientalista nel cuore di Roma. L'ultima scenata di Ultima Generazione ha avuto luogo lungo la rinomata via dei Condotti, che collega via del Corso a Piazza di Spagna, la via principale dello shopping della Capitale. Questa mattina circa 10 persone hanno imbrattato le vetrine di alcuni negozi: a essere presi di mira sono stati marchi prestigiosi come Louis Vuitton, Saint-Laurent, Bulgari, Moncler e Dior. Tutti macchiati con vernice arancione. I manifestanti hanno esibito alcuni striscioni con la scritta "Fondo riparazione".

Sul posto sono intervenute le pattuglie della Polizia Municipale e della Polizia di Stato; gli ecoattivisti sono stati poi portati via. Tantissimi i turisti presenti, italiani e stranieri, lungo via dei Condotti. Che in via momentanea è stata chiusa al traffico e al passaggio dei pedoni, scatenando l'ira di diversi cittadini che hanno dovuto imboccare strade alternative per recarsi sul posto di lavoro. Il blitz ambientalista non è stato gradito da più di qualcuno: c'è chi si è limitato a scattare le foto dal proprio cellulare, mentre in molti hanno contestato l'azione ambientalista dimostrando il proprio dissenso verso l'ennesima baracconata di Ultima Generazione.

Non sono mancati momenti di tensione nei confronti degli ecoattivisti. "Coglioni"; "Siete dei deficienti"; "Andate a lavorare", sono alcune delle reazioni di chi non ha digerito il blitz. A cui hanno fatto seguito altre considerazioni più composte ma comunque altrettanto negative che sono state raccolte da IlGiornale.it presente sul posto. Sconcertata una lavoratrice che ha dovuto allungare il percorso rischiando di arrivare tardi al lavoro: "Io dovrei beccarmi un rimprovero per colpa di questi vandali? Andassero a lavorare piuttosto che creare intralci alla gente". Altrettanto severo il monito di un giovane operaio: "Sono ridicoli, cosa vogliono ottenere così? Solo insulti, altro che indignazione collettiva". "La lotta contro il cambiamento climatico è un'urgenza per noi giovani, ma in questo modo allontanano anche chi è d'accordo con la loro causa", è invece l'opinione di una studentessa.

Ovviamente gli ecovandali hanno rivendicato in tempo zero il loro show in pieno centro a Roma. Le motivazioni che hanno portato loro a riempire di vernice le vetrine dei marchi di lusso? I prestigiosi brand sono stati accusati di essere il simbolo "di uno stile di vita insostenibile e sono schiaffi in faccia alle persone povere e che fanno fatica ad arrivare a fine mese". E vai così con la solita retorica sull'impoverimento generalizzato legato alla crisi ecologica e climatica, le alluvioni e i moralismi sui ricchi.

Ovviamente non poteva mancare l'atto di accusa nei confronti del governo guidato da Giorgia Meloni, a cui è stata imputata la colpa di non aver "nemmeno accettato di rendere legge il salario minimo a tutela dei lavoratori".

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