Cronaca locale

"Continuano a infierire". I genitori di Andrea Papi presi di mira dagli haters

La famiglia di Andrea Papi, il giovane ucciso dall'orsa JJ4, nel mirino dei leoni da tastiera che scrivono messaggi contro il ragazzo. Gli avvocati annunciano la volontà di ricorrere a vie legali

 "Continuano a infierire". I genitori di Andrea Papi presi di mira dagli haters

Oltre al dolore immenso di aver perso il figlio in modo atroce, anche i feroci attacchi dei leoni da tastiera: questo sono costretti a dover affrontare Carlo Papi e Franca Ghirardini, i genitori di Andrea Papi, il runner di 26 anni ucciso sul Monte Peller da un esemplare femmina di orso, JJ4.

Presi di mira dagli haters

Stando quanto dichiarato oggi dalle agenzie di stampa, la mole di commenti aggressivi e denigratori sarabbe tale che la famiglia di Andrea si è vista costretta a prendere provvedimenti di carattere legale per tutalarsi. Sono stati i legali dei genitori di Andrea a comunicare, mediante una nota ufficiale, la decisione di far partire delle querele nei confronti dei cosiddetti haters.

"Il padre e la madre di Andrea finora hanno sempre mantenuto un atteggiamento composto, hanno sopportato e sono rimasti in silenzio. Ma alcune persone non hanno compreso il dolore e hanno continuato ad infierire sulla famiglia", ha dichiarato all'Adnkronos l'avvocato Marcello Paiar che, insieme alla collega Maura Cravotto, sta seguendo la famiglia in questo momento così difficile. "È passato un mese dalla morte di Andrea e ancora non si placano le polemiche. Ora i genitori di Andrea non ce la fanno più a resistere".

La famiglia, in sostanza, si sta appellando all'autorità giudiziaria affinché vengano verificati i commenti e si prendano provvedimenti nei confronti di quelli giudicati aggressivi e dinigratori.

Le polemiche non si fermano

Non si comprendono le motivazioni che stanno portando certe persone a prendersela con i genitori di Andrea. A prescindere da quale sia la posizione di ciascuno sul destino dell'orsa JJ4 (infuria la battaglia fra gli animasti e il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che spinge per l'eliminazione dell'animale), non ci sono ragioni per scagliarsi contro un padre e una madre che hanno perduto un figlio nel fiore degli anni.

"La famiglia sta subendo un secondo dolore derivato dalla moltitudine di commenti aggressivi, sconsiderati e denigratori della memoria di Andrea che così “muore” per la seconda volta, vittima ora non tanto dell'orso ma dei “leoni” da tastiera, visto il comportamento degli haters la famiglia ritiene ora di dover tutelare la memoria di Andrea richiedendo all'Autorità giudiziaria di verificare la correttezza o meno di ogni singolo commento postato in rete da coloro che senza rispetto alcuno per la memoria di Andrea lo descrivono nei modi più beceri", si legge nel comunicato ufficiale degli avvocati, riportato da Il Trentino.

"Nel prendere le distanze da chi estremizza l'esigenza di tutela degli animali a discapito del rispetto per la vita umana strumentalizzando le loro dichiarazioni e colpevolizzando il comportamento di Andrea, la famiglia Papi si vede costretta oggi a depositare formali atti di querela a tutela della verità e della memoria di Andrea, sempre più vittima, assieme alla famiglia, di chi ritiene che sui social si possa scrivere qualunque cosa".

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