Cronaca locale

"Soldi in cambio di favori". A Lecce indagato il vice procuratore onorario

Nuova bufera nel Tribunale del capoluogo pugliese. Oltre al vice procuratore onorario, finiscono nel registro degli indagati un avvocato, un imprenditore e tre dipendenti della Asl di Taranto

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È finito nel registro degli indagati il vice procuratore onorario del tribunale di Lecce, Antonio Zito, avvocato di 58 anni originario di Fragagnano (in provincia di Taranto), insieme a Giancarlo De Valerio, avvocato di 47 anni residente a Manduria e Carmelo Sergi, 58enne imprenditore nel settore della comunicazione e domiciliato a Lecce. Oltre a loro sarebbero finiti nell’occhio del ciclone anche un medico e altri due dipendenti della Asl di Taranto. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione per l'esercizio delle funzioni, corruzione in atti giudiziari, induzione indebita e concussione. A portare avanti l’inchiesta sono le Procure di Potenza e Benevento.

Il vice procuratore onorario e l’avvocato avrebbero costretto alcune persone a pagare somme di denaro allo scopo di bloccare le indagini su di loro, forse costruite ad-hoc. Per questo la guardia di finanza, su disposizioni del pm Vincenzo Montemurro della procura di Potenza, sta eseguendo perquisizioni e sequestri in Puglia, in Campania e nella provincia di Roma.

Stando alle prime indagini, Sergi sarebbe stato costretto a pagare due rate, da 2mila euro prima e 10mila euro dopo, per fare in modo che cessassero i presunti accertamenti nei confronti suoi e di alcune persone collegate alla sua azienda, secondo quanto si legge nell’articolo di Massimiliano Scagliarini. Lo stesso imprenditore, già indagato per induzione indebita, avrebbe promesso ai due ulteriori somme di denaro.

Stessa cosa vale per i due dipendenti della Asl di Taranto, un infermiere e un amministrativo, che in cambio della risoluzione di una pendenza giudiziaria della moglie di uno dei due, si sarebbero prodigati per il rilascio di un certificato di invalidità con cui Zito avrebbe potuto chiedere la pensione.

Ci sarebbero, infine, altri due indagati: un ex militare che avrebbe mandato una donna da Zito per risolvere i problemi giudiziari di suo figlio ed un anziano leccese che avrebbe promesso somme di denaro sia al vice procuratore onorario che all’avvocato per far vincere una causa civile alla moglie e alla figlia. Insomma, le inchieste sarebbero state manipolate ed utilizzate come merce di scambio e archiviate in cambio di denaro.

L'indagine è stata avviata lo scorso anno sulla scorta di alcune segnalazioni giunte alla Guardia di finanza riguardo a presunti illeciti compiuti dal magistrato onorario che, oltre a svolgere le funzioni di viceprocuratore onorario nella procura di Lecce, dove è stato applicato dopo aver vinto il concorso nel 2022, svolge anche quella di avvocato penalista nel tarantino con studio a Crispiano, nel Tarantino.

Zito sarebbe coinvolto anche in un'altra inchiesta parallela aperta dalla procura di Benevento per altri reati, scaturita da alcune intercettazioni emerse dall'indagine della Guardia di finanza.

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