Cronaca nera

Nel centro estetico di Milano con le vetrine spaccate: "Noi presi di mira"

Silena Vaccaro, osteopata, ha trovato in frantumi la vetrina del suo studio di corso Lodi. Spesso sono i drogati a prendere di mira centri estetici e parrucchieri per rubare anche pochi spiccioli

Nel centro estetico di Milano con le vetrine spaccate: "Noi presi di mira"

Brutta sorpresa quella che si è trovata davanti la dottoressa Silena Vaccaro la scorsa mattina quando è andata ad aprire il suo studio in corso Lodi al civico 68, a Milano: la vetrina era in frantumi. L'osteopata ha subito allertato i carabinieri che le hanno confermato come nell’ultimo periodo questi episodi avvengano spesso nella zona Prada e Lodi. A essere soprattutto presi di mira sarebbero i centri estetici e i parrucchieri, presi di mira per rubare anche pochi soldi, magari per comprarsi qualche dose. Ecco cosa ha raccontato la dottoressa Vaccaro a ilGiornale.it.

Si è accorta al mattino di quello che era successo alla sua vetrina nella notte?

"Sono stata avvertita dai miei genitori che in questo momento si trovano in Sardegna. Un condomino ha visto il danno e li ha chiamati alle 7 del mattino. La saracinesca elettrica era alzata perché abbiamo scoperto che il freno a motore non va e quindi hanno tirato su senza fatica. Hanno poi cercato di spaccare la vetrina per entrare ma non ci sono fortunatamente riusciti e hanno rinunciato, sia perché si tratta di un doppio vetro sia perché questa è una zona molto trafficata e forse hanno avuto paura di essere visti da qualcuno di passaggio. E devono comunque aver fatto molto rumore".

Cosa avrebbero potuto rubare se fossero riusciti a entrare?

"Ma in realtà nulla. Ho solo i macchinari, il computer e una stampante che vale neanche 80 euro. Non c'è cassa né fondo cassa perché nel mio studio osteopatico di solito i clienti mi pagano con la carta".

Cosa le hanno detto i carabinieri quando ha denunciato il tentativo di effrazione?

"Mi hanno detto che episodi come questo ultimamente succedono spesso soprattutto nei centri estetici e che sono tossicodipendenti che tentano di entrare nei negozi per rubare anche solo 10 euro per comprare una dose di droga. Io so per certo che è successa la stessa cosa in un centro estetico nella via parallela alla mia. Qualche mese fa poi sono entrati anche nel negozio che vende materassi dall'altra parte della strada; e la sera della partita sono perfino entrati con un motorino nel bar e hanno spostato la saracinesca. Infine, addirittura durante il giorno, si sono introdotti nell'erboristeria di corso Lodi dove hanno fatto scattare la serratura: sono entrati, hanno preso la cassa e sono subito usciti. Tutto in soli 10 minuti, il tempo che la titolare aveva impiegato per uscire e andare a comprare le sigarette".

Le forze dell'ordine passano a pattugliare la zona?

"Pochissimo, di notte mai. Basti pensare che al mio ragazzo, in un anno, hanno spaccato 3 volte il vetro della macchina: una volta gli hanno rubato un paio di scarpe e un'altra volta pochi spiccioli che aveva in auto. Comunque succede molto spesso. Lo so perché abito vicino allo Scalo Romana e quando la mattina vengo al lavoro a piedi vedo i vetri rotti per terra e i finestrini frantumati".

Nonostante le varie denunce sporte da commercianti e residenti, polizia e carabinieri non fanno nulla?

"No, niente. Evidentemente non interessa la questione sicurezza. Però, c'è da dire che quando devono fare le multe arrivano subito. In via Benaco, dove non ci sono parcheggi, in molti mettono le auto sui marciapiedi. E per staccare multe gli agenti passano sempre".

Durante il giorno com'è la situazione?

"Devo dire tranquilla, anche perché è una zona molto trafficata. Dipende però dove si va: fino a viale Brenta, proprio dove c'è il Carrefour, è ancora normale. Se però si continua, verso Corvetto per intenderci, la situazione cambia. Qui invece ci definiamo un quartiere a sé rispetto al resto di Milano perché ci conosciamo tutti. Ci sono negozi piccoli a conduzione familiare, non sono grandi catene, e quindi siamo come un piccolo paese".

Quando ha aperto il suo studio in corso Lodi?

"Ho inaugurato a settembre dell'anno scorso però lavoro qua da marzo. Prima non mi era mai successo niente in prima persona. Non ho avuto scippi ma anche perché so bene che giri fare e a che ora poterli fare. Al bar meglio evitare di passare dopo le 18 perché non manca il 'cat calling'. Ci sono molti immigrati, soprattutto verso viale Brenta, ma il problema sono quelli che rimangono seduti nei bar a bere e a non fare nulla. Addirittura mi hanno raccontato che davanti al supermercato magrebino c'è casino tutta la notte, si mettono a urinare sul marciapiede, a urlare. Nel momento in cui i residenti telefonano alla polizia gli viene risposto che loro 'non escono per così poco'. Non c'è sicurezza da parte delle forze dell'ordine. So però per certo che ci sono delle coalizioni di persone della zona che ci provano a migliorare il quartiere, curano anche il verde per dire e danno un occhio alla sicurezza. Le panchine sul corso sono spesso occupate da extracomunitari che dormono e bivaccano: se una persona anziana vuole fare una passeggiata e poi riposarsi non può farlo perché il posto è già occupato da loro che sono sdraiati".

Nel 2026 ci saranno le Olimpiadi invernali a Milano e questa è una delle zone interessate.

"Sì esatto, i lavori allo Scalo Romana sono già iniziati però, nonostante questo, nessuno si preoccupa della sicurezza. No, un attimo, vicino allo Scalo c'è il Consolato cinese e lì c'è fissa una pattuglia, che sia vigilanza privata, militari o polizia, una macchina c'è sempre lì.

Da noi invece niente".

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