Parroco benedice i fucili dei fedeli per l'inizio della caccia

In vista dell'apertura della stagione venatoria, un parroco della provincia di Pistoia ha promosso la benedizione dei fucili da caccia al termine della messa di domenica prossima. "Un momento di preghiera con cui iniziare un'attività sportiva praticata da tanti parrocchiani"

Parroco benedice i fucili dei fedeli per l'inizio della caccia
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Il mese prossimo porterà in dote l'apertura della stagione della caccia, per un'attività particolarmente sentita in Toscana. E il parroco della chiesa di san Michele Arcangelo ha annunciato l'intenzione di benedire i fucili dei cacciatori, al termine della messa che si terrà domenica prossima. Questo è quanto avvenuto nelle scorse ore a Marliana, un paese situato in provincia di Pistoia. Protagonista della vicenda in questione è don Alessio Biagioni, parroco delle locali parrocchie di Avaglio e Valdiforfora. Per una storia che promette di travalicare i confini toscani. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, tutto è iniziato nei giorni scorsi, quando nei bar e in alcuni esercizi pubblici della zona è stato diffuso il volantino che ha informato la cittadinanza dell'iniziativa. “Domenica 3 settembre, per l’apertura dell’anno venatorio - si legge - benedizione dei fucili al termine della Santa Messa delle ore 9 in piazza della chiesa di San Michele”.

Don Biagioni ha quindi invitato gli amanti della caccia a partecipare alla liturgia di domenica prossima, che prevede a quanto pare la benedizione delle armi in vista dell'inizio della stagione venatoria. "Lo faccio perché non sfuggano al controllo dell’uomo", ha dichiarato lo stesso don Alessio al quotidiano Il Tirreno, motivando la sua scelta. Per un'idea che sembra aver diviso in due Marliana e il web: accanto a chi ha apprezzato, c'è stato anche chi si è detto contrario e chi ha criticato aspramente l'iniziativa. E la sezione di Prato e Pistoia del Wwf, proprio ieri ha annunciato di aver inviato una lettera al vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli. Nella missiva, i volontari dell'associazione hanno citato alcune affermazioni di papa Francesco contrarie alle armi, chiedendo fra le righe un intervento volto a rivedere l'ipotesi di impartire quella benedizione annunciata. "Sappiamo bene che la Toscana (e in special modo, la Montagna Pistoiese) ha una tradizione venatoria consolidata - si legge nel testo firmato dal presidente della sezione pratese - pistoiese, Marco Beneforti - ma le tradizioni, specie quelle cruente in pratica o in teoria, sono fatte anche per essere cambiate o cessate".

Nonostante le polemiche, ad oggi la benedizione si terrà. Anche se don Biagioni, in un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook della chiesa di Avaglio, ha risposto alle critiche dicendosi dispiaciuto e rammaricato per alcune reazioni contrarie alle quali ha assistito. "Sono rimasto stupito e molto dispiaciuto dalle reazioni, talvolta anche espresse con parole violente, suscitate dall'iniziativa.

Mi scuso se l'espressione di benedire i fucili possa essere stata tale da venire equivocata come una qualche "santificazione di uno strumento di morte" da parte della Chiesa - ha scritto - l'iniziativa in realtà voleva essere un momento di preghiera con cui incominciare un'attività sportiva a cui sono affezionati molti parrocchiani e tante persone che frequentano il nostro territorio. Mi è sembrato perciò ovvio concentrare la benedizione su quello strumento per chiedere la protezione del Signore là dove la perizia e la prudenza umane non possono da sole garantire la sicurezza".

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