Cronaca nera

"Fammi un caffè". E lo straniero si denuda ed aggredisce barista e carabinieri

A Rimini, uno straniero di 25 anni è stato arrestato per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Si era presentato in un locale in stato di ubriachezza, pretendendo un caffè ed aggredendo nell'ordine la barista, il titolare del bar e i carabinieri intervenuti per calmarlo

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Si è a quanto pare presentato in un bar in evidente stato di alterazione da alcol, pretendendo un caffè e molestando i presenti. E dopo esser stato invitato ad andarsene, avrebbe aggredito la barista, denudandosi e mostrando i genitali per poi aggredire nell'ordine anche il titolare dell'esercizio commerciale e i carabinieri accorsi sul posto. Protagonista della vicenda che arriva da Rimini è un uomo di 25 anni originario dell'Egitto, finito in manette con la duplice accusa di resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Stando a quel che riporta oggi la stampa romagnola, l'episodio si sarebbe concretizzato nel tardo pomeriggio di ieri. Il giovane straniero sarebbe entrato in un locale situato nella frazione di Miramare in stato di ubriachezza, a seguito di un pasto consumato in precedenza con alcuni colleghi di lavoro durante il quale a suo dire avrebbe bevuto particolarmente.

E la sua presenza non è passata inosservata: prima avrebbe infatti infastidito alcuni clienti, poi avrebbe preteso un caffè e di utilizzare la toilette. Considerando le sue condizioni e l'aggressività che stava a quanto pare già sfoggiando, il titolare gli avrebbe chiesto di lasciare il bar. Per un invito che il nordafricano non avrebbe tuttavia accettato di buon grado. Ed avrebbe dato definitivamente in escandescenze: prima se la sarebbe presa con una dipendente, mettendole le mani addosso e strappandole il braccialetto che portava. In segno di sfida, si sarebbe inoltre abbassato i jeans e le mutande, mostrando a tutti i genitali. E non contento, avrebbe aggredito anche il proprietario dell'attività. Sul posto sono poi giunti i militari dell'Arma, i quali hanno evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.

Il venticinquenne straniero non si sarebbe calmato nemmeno alla vista delle divise: è stato caricato non senza fatica sull'auto di servizio, dove ha continuato a sferrare calci e pugni agli operatori. Una volta in caserma, stando a quel che si apprende, il giovane extracomunitario avrebbe oltretutto rifiutato di farsi fotosegnalare, tirando calci agli arredi e sputando all’indirizzo dei militari. Per riportarlo alla calma, su queste basi, si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari del 118, i quali sono stati costretti a sedarlo. Il venticinquenne è a quel punto stato arrestato per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale e ha trascorso la notte in camera di sicurezza, per smaltire la sbronza.

Stamani si è svolto nel tribunale del capoluogo romagnolo il processo per direttissima, al termine del quale ha patteggiato sette mesi con sospensione della pena.

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