Cronaca nera

"Finiremo il lavoro". Il marito tentò di ucciderla, ora è perseguitata dagli ex suoceri

La donna è scampata per miracolo all'aggressione del coniuge, in provincia di Salerno. A distanza di anni, il padre di lui continua a minacciarla

"Finiremo il lavoro". Il marito tentò di ucciderla, ora è perseguitata dagli ex suoceri

"Finisco il lavoro iniziato da mio figlio, è meglio che ti guardi le spalle". Tre anni fa il marito tentò di ucciderla, poi pose fine alla propria vita. Ma oggi a continuare a perseguitarla ci sono i suoi ex suoceri, come riporta Il Messaggero. E' la storia di Sonia Bianchi, una giovane donna riuscita a salvarsi grazie all'intervento di un vicino di casa da quello che sarebbe altrimenti stato l'ennesimo femminicidio.

La donna, madre di due bambini, rischiò di perdere la vita a soli 33 anni per mano di suo marito, il 38enne Massimo Salvatore. Convinto di averla uccisa, l'uomo pose poi fine alla propria vita impiccandosi in un terreno agricolo a Olevano sul Tusciano, in località Salitto (Salerno). Un'esperienza atroce, quella di Sonia, che a distanza di tre anni ancora non può voltare pagina. Arrivano adesso, infatti, anche le minacce dei suoi ex suoceri che proseguono ancora oggi dopo essere iniziate a febbraio 2020.

La tragedia e il trauma

Era il 20 febbraio 2020 quando Massimo Salvatore, marito col quale era in crisi da tempo, la aggredì, tentando di ucciderla. Dopo l'ennesima lite (i due erano prossimi a separarsi), il 38enne la colpì con un coltello.

Sicuro dalle morte della consorte, Massimo Salvatore raggiunse poi un terreno agricolo in cui si uccise, impiccandosi. Qualcosa, però, non andò come previsto. Viva per miracolo, Sonia venne soccorsa dai vicini di casa, che chiamarono aiuto. La 33enne fu trasportata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Salerno, dove i medici riuscirono a salvarla.

La guarigione, tuttavia, non è stata sufficiente a chiudere quella brutta storia. Naturalmente traumatizzata dall'aggressione subita, la donna si è infatti trovata costretta a fare i conti anche con la furia degli ormai ex suoceri.

"Sei una sporca, ti dobbiamo uccidere"

Le ingiurie e le minacce dei genitori di Massimo Salvatore erano cominciate prima del tentato omicidio. Già il 21 gennaio 2020, un mese prima dell'accoltellamento, la madre dell'uomo diceva a Sonia: "Mio figlio fa bene come si comporta, ti dobbiamo uccidere, sei una poco di buono. Tu sei una sporca, hai gli amanti: ora chiamo mio figlio e ti faccio vedere cosa ti fa passare". La 33enne, infatti, era stata più volte accusata di avere una relazione extra-coniugale.

Da qui il calvario che Sonia sta ancora vivendo. Sonia ha paura, Olevano sul Tusciano è un paese piccolo. Il suo più grande timore è che possa accaderle qualcosa.

Le minacce non fanno che ripetersi. Il suocero la sta perseguitando. Fra le tante intimidazioni, anche questa riportata da Il Messaggero: "Finisco il lavoro iniziato da mio figlio, è meglio che ti guardi le spalle".

I procedimenti penali

Due fascicoli per minacce sono stati presentati al tribunale di Salerno, uno a carico della suocera, Graziella Mastrangelo Fago, l'altro a carico del suocero, Mario Salvatore.

Del primo, precedente al tentato omicidio, si sta occupando il giudice Eva Sessa.

L'altro, più recente, dovrebbe essere presto avviato.

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