Il Tg1 diffonde, prima dell’approfondimento di rito a “Chi l’ha visto?”, un audio in cui Giulia Cecchettin parla del suo rapporto con Filippo Turetta dopo la loro rottura avvenuta lo scorso agosto. Dopo essere usciti insieme per lo shopping pre-laurea l’11 novembre, Giulia è stata uccisa e il suo corpo è stato trovato nei pressi del lago di Barcis. Per sequestro di persona e omicidio è stato accusato appunto Filippo, che al momento di trova in un carcere tedesco in attesa di estradizione.
Nell’audio Giulia si sfoga con un’amica: “Mi sento in una situazione in cui appunto vorrei che sparisse, vorrei non avere più contatti con lui, però allo stesso tempo lui mi viene a dire cose del tipo che è super depresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi, che vorrebbe morire”.
La sorella di Giulia, Elena Cecchettin, nei giorni scorsi aveva parlato di presunte pressioni ricevute dalla 22enne, quando questa trascorreva del tempo con le amiche o appunto anche con Elena. E Giulia nell’audio sembra appellarsi a tutta la comprensione possibile: “Non me le viene a dire per forza secondo me come ricatto, però suonano molto come ricatto e allo stesso tempo mi viene a dire che l’unica luce che vede nelle sue giornate sono le uscite con me o i momenti in cui io gli scrivo. […] E quindi questa cosa, con il fatto che io vorrei non vederlo più perché comincio a non sopportarlo più mi pesa. […] Non so come sparire. Nel senso vorrei fortemente sparire dalla sua vita ma non so come farlo, perché mi sento in colpa, che ho troppa paura che possa farsi male in qualche modo”.
Stando alla ricostruzione più recente, Giulia avrebbe subito due distinte aggressioni a pochi minuti e ad alcuni chilometri di distanza l'una dall'altra. La prima nei pressi di casa sua a Vigonovo, come testimoniato da un vicino che in quello stesso momento aveva contattato il 112, la seconda nella zona industriale di Fossò, dove i due sarebbero stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza. E in entrambi i luoghi gli inquirenti hanno rinvenuto tracce di sangue “compatibili” l’una con l’altra.
Ed è come se in questa vicenda l’opinione
pubblica, scossa dal femminicidio di Giulia, cercasse di capire come e perché sia accaduto, forse per trovare la chiave per prevenire accadimenti come questi. Ma si continua a restare increduli e in cerca di risposte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.