Scena del crimine

"Le sette hanno sempre più adepti". L'ombra dei riti sulla donna mummificata

È mistero intorno alla morte di Luana Costantini e della madre Elena Bruselles: nella loro storia c'è un movimento filoesoterico e forse solitudine. Ne parla il criminologo Francesco Esposito

"Le sette hanno sempre più adepti". L'ombra dei riti sulla donna mummificata

La morte di Luana Costantini e della madre Elena Bruselles è un giallo inestricabile al momento. Mentre si attendono gli esiti dell’autopsia, si sa solo che la 54enne e l’anziana madre 83enne, malata di Alzheimer, abbiano molto probabilmente perso la vita in tempi diversi.

A impensierirsi è stato un meccanico che possiede un’officina nei pressi della casa delle due donne, a Roma in via Salvatori: dapprima aveva notato lo scooter di Luana fermo per giorni, poi le aveva parlato dalla finestra, trovandola “strana”, infine aveva scorto la luce accesa per diversi giorni. Infine la tragica scoperta il 19 gennaio: Elena è stata trovata addirittura mummificata e in casa sono state ritrovate insolite suppellettili, che parte della stampa ha ricondotto a rituali settari.

Le due donne non vivevano da sole in quella casa. Con loro c’era il fidanzato di Luana, Paolo Rosafio, originario di Taurisano in provincia di Lecce, che però intorno al giorno di Santo Stefano sarebbe tornato dai parenti in Puglia, e che, ancora lì al momento in cui scriviamo, pare aver appreso della morte delle donne dai media. L’uomo, che si fa chiamare sui social Shamano Shekinà Shekinà, è un sedicente esperto di benessere, si è reso reperibile ed è stato ascoltato dagli inquirenti.

Inoltre in casa pare abitasse un altro uomo, tale “Roberto”, che la stampa aveva ribattezzato con un nome di fantasia. Roberto, insieme a Paolo e Luana, fa parte di un movimento chiamato Cubytrix, che alcuni hanno definito una setta. Nessuno è sotto indagine al momento, tuttavia è stata aperto un fascicolo per morte in seguito ad altro reato. “Quale che sia l’altro reato, la storia desta allarme, anche alla luce dell'aumento di sette e psicosette in Italia”, spiega a IlGiornale.it il criminologo forense Francesco Esposito, autore del podcast Le Bestie di Satana, 25 anni dopo.

Esposito, che idea si è fatto sul caso di Luana Costantini ed Elena Bruselles?

“Gli elementi sono pochi, possiamo solo fare qualche supposizione a voce alta. Secondo me si tratta di un insieme di situazioni: a volte alcuni gruppuscoli finiscono per aggrapparsi a situazioni di disagio o fragilità, o ancora ipersensibilità. Potrebbe essersi trattato di qualcosa del genere”.

Si è parlato molto di sette, ma da Cubytrix smentiscono di essere una setta. Possiamo parlare di un movimento filoesoterista?

“Le sette, dopo gli anni ’90 e parlando comunque in generale, si sono fatte un po’ più furbe. Nessuna dirà mai di essere una setta, tanto più che sette con iscritti e riti sono ben poche. Aiutate da motivi sociologici e politici, si sono nascoste sempre più dietro la libertà di espressione. A volte, dopo un po’, diventano religioni. Sette, psicosette e post-new age con nuove tecnologie sono ancor più liquide e sfuggenti”.

Luana era un’operatrice socio sanitaria che aveva deciso di non vaccinarsi ed era stata sospesa dal servizio. I fenomeni relativi a chi smette di seguire la medicina ufficiale sono cresciuti dopo la pandemia, secondo la sua percezione?

“Negli ultimi 15 anni, a volte anche per motivi validi - come per esempio per passare da uno stile di vita consumistico a riprendersi il proprio tempo - in tanti sono passati hegelianamente da un estremo a un altro prima di trovare il giusto equilibrio tra il pensiero occidentale e quello orientale. Così i movimenti settari e gli spiritualismi sono cresciuti tantissimo, anche pret-a-porter con acquisti di app, certamente leciti e anche buoni su meditazione e yoga. Il periodo scatenante io credo però che sia sorto quando un movimento ha iniziato ad affermare che i vaccini causassero l’autismo, cosa che rappresentava una grande fuffa ma che ha radicalizzato un fenomeno”.

È stato aperto un fascicolo per morte a seguito di altro reato e non ci sono indagati. Cosa significa?

“È un atto dovuto. Si presume che il soggetto non si sia suicidato, né che sia morto per un’overdose. In base alla scena del crimine e alle sommarie informazioni, si presume che la morte sia da altro reato quando non c’è dolo nella morte, è un altro tipo di responsabilità, anche se comunque è grave. Ancora non lo sappiamo quale potrebbe essere, eventualmente, questo altro reato”.

Cosa potrebbe dirci l’autopsia?

“La vittima parla sempre. Bisogna sempre ascoltarla. L’autopsia ci fa vedere quando una persona è morta, cosa aveva mangiato, se aveva assunto alcol o droghe e in quale quantità, quali erano le condizioni dei suoi organi. In Italia, ci tengo a dirlo, siamo molto bravi nelle autopsie, tra i primi al mondo, purtroppo abituati a eseguirle fin dagli Anni di Piombo e passando per le stragi di mafia. L’autopsia potrebbe rivelare anche un’eventuale malattia o un accadimento letale, come un aneurisma, anche se però mi chiedo quale accadimento letale possa aver colpito entrambe le donne”.

Colpisce l'immaginario il fatto che la signora Elena fosse mummificata. Può essere un fenomeno naturale oppure ci può essere la mano umana?

“I cadaveri, talvolta, quando vengono ritrovati in determinate situazioni, possono presentare quella che i non addetti ai lavori possono definire mummificazione, ma è un processo naturale. Difficilmente inquirenti ed esperti utilizzerebbero questa dicitura colloquiale. Mi pare strano che questo cadavere sia stato mummificato con un rito: rendiamoci conto che i cadaveri non sono patinati, ma si possono mostrare apparentemente saponificati, mummificati o rigidi, ma si tratta di fenomeni essenzialmente naturali. Ci andrei molto molto cauto”.

Le donne sono state trovate grazie a un meccanico che lavorava nei pressi della casa e che ha dato l’allarme. C’è una componente di dramma della solitudine in questa storia?

“Mi ha colpito molto leggere la testimonianza di un’amica, che diceva che Luana aveva vissuto un periodo di cambiamenti, era più riservata, più chiusa. Quando un soggetto inizia a trasformare il proprio comportamento, vivendo un cambiamento repentino volto a chiudersi, bisogna stare attenti. È possibile abbia incontrato qualcuno che dopo un’iniziale love bombing l’abbia risucchiata, anche se al momento non possiamo dire chi potrebbe essere.

Quella di Luana potrebbe essere una storia di solitudine, sebbene apparentemente fosse circondata da persone”.

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