Cronache

Una "tempesta" di 110mila messaggi WhatsApp per svuotare il conto del principe

In un anno Giacomo Bonanno di Linguaglossa ha speso 600mila euro per la modella bielorussa Tatsiana Yashchanka. Lei lo minacciava con i messaggi su WhatsApp: "Ritira la querela"

Una "tempesta" di 110mila messaggi WhatsApp per svuotare il conto del principe
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Diecimila messaggi su WhatsApp. È il numero degli sms che Tatsiana Yashchanka avrebbe inviato al principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa dal 2019 quando, cioè, è cominciata la relazione col nobile. Un presunto raggiro, secondo gli inquirenti, ordito allo scopo di svuotare il conto del 50enne che, al tempo, versava in una condizione di fragilità emotiva (certificata da una perizia psichiatrica). Nelle carte dell'inchiesta, fatta di querele e ritattazioni, si parla di una cifra netta: 600mila euro "volati" dalle tasche del principe. Il dato, rilanciato sulle pagine del quotidiano La Repubblica dal giornalista Giuseppe Scarpa, emerge dall'ordinanza del gip che ha imposto alla ragazza il divieto di avvicinamento al nobile a partire dal 13 giugno scorso.

Il controllo e quei 600mila spesi per "l'amata"

Una delle ultime volte che si erano sentiti, Tatsiana era stata categorica: "Sto tornando a Roma. Così ritiri la querela. - scriveva al ricco principe romano a gennaio del 2021 -anche perché quando ti ho denunciato io per le molestie ti ho informato subito. E tu?". Il caso era appena esploso sui giornali e il nome di Giacomo Bonanno di Linguaglossa era finito, suo malgrado, sulla bocca di tutti: "È stata diffamata la mia immagini sui giornali", rispose alla ragazza. Non è tutto. La bella modella non solo aveva preteso che il nobile ritirasse la querela - "Non ti costa nulla", precisava in un altro sms - ma anche che le facesse ascoltare le conversazioni coi cronisti che, in quei giorni, gli chiedevano un'intervista. In una circostanza, Linguaglossa l'aveva assecondata lasciando la cornetta del telefono fisso sollevata mentre lui rispondeva al cellulare, in viva voce, alle domande di un giornalista. Non finisce qua. I primi di febbraio, Tatsiana "dà indicazioni al principe su come comportarsi in occasione di un interrogatorio con gli investigatori - annota il gip Corrado Capiello - e anche durante il colloquio con un consulente nominato dal pm, inviandogli dei test da studiare". Nel frattempo, il patrimonio di Linguaglossa veniva delapidato: i soldi finivano sul conto della modella che, peraltro, si era fatta regalare pure un anello di diamanti da 85mila euro e una Mercedes. In appena un anno di relazione, il pincipe ha speso ben 600mila euro per "l'amata". E lei lo rimproverava dandogli del "tirchio".

Oltre diecimila messaggi su WhatsApp

Così Bonanno è finito in bancarotta. Dalle carte dell'inchiesta emerge poi, un altro dettaglio sconcertante. A dicembre del 2021, Tatsiana aveva chiesto spiegazioni al nobile sul motivo per cui "la carta di credito in uso alla propria madre non abbia funzionato, pretendendo che ne venga aumentato il plafond a 6.500 euro". Insomma, pretendeva che Bonanno si facesse carico anche delle spese sostenute dai suoi genitori. Per gli investigatori di piazzale Clodio ci sono ben pochi dubbi sulle modalità con cui la modella teneva sotto scacco il nobile: "Oltre 110mila messaggi a partire dall'ottobre del 2019 - si legge nell'ordinanza - Dalla lettura delle stesse è evidente che la modella alterna ciclici momenti di avvicinamento a Giacomo a cui seguono minacce di brevi interruzioni della loro relazione". Il controllo sull'uomo era totale. Tatsiana "pretendeva che mantenesse attiva la localizzazione del dispositivo cellulare rimproverandolo nei casi in cui non lo fa. Esigeva di partecipare alle transazioni per gli accordi separativi della ex moglie, avendo particolare attenzione per la riduzione delle spese di mantenimento da riconoscere ai figli". La relazione tra i due è terminata. Per il gip "la persona offesa è stata intaccata sensibilmente nelle proprie finanze da quando ha instaurato la relazione squilibrata con l'indagata.

Yashchanka consapevole del disturbo e della vulnerabilità dell'uomo lo ha indotto a compiere disposizioni patrimoniali accompagnate dallo spauracchio di una interruzione della loro relazione".

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