Coronavirus

"Andamento ciclico di sei mesi": cosa succede con il Covid

Il virus sta diventando via via più prevedibile: ecco qual è il ciclo tra un'ondata e l'altra e perché somiglierà sempre di più a un'influenza

"Andamento ciclico di sei mesi": cosa succede con il Covid

Dopo due anni e mezzo, la vita del Covid continua ma il suo andamento è molto più prevedibile che in passato e soprattutto sembra essere "ciclico", motivo per il quale potrebbe diventare sempre più prevedibile "indovinare" le sue prossime mosse. Sono concordi in questo gli esperti italiani e stranieri che stanno osservando l'andamento di Omicron e delle sue sottovarianti paragonate a "onde del mare" che arrivano, si infrangono sugli scogli (picco), poi c'è la risacca e poi via con un'altra ondata. L'intervallo, in questo caso, sembra essere di sei mesi.

Quali sono gli indicatori

Ne ha parlato una delle riviste più importanti al mondo, Nature, spiegando che sei mesi dopo la comparsa di Omicron sono subentrate le varianti 4 e 5 dello stesso ceppo con un aumento esponenziale dei casi dapprima in Sudafrica e poi anche nel resto del mondo. "Le ondate di Sars-CoV-2 stanno iniziando a stabilizzarsi secondo schemi prevedibili, con nuove ondate che emergono periodicamente dai ceppi circolanti", spiegano alcuni studiosi americani. Come detto, c'è sintonia anche con i ricercatori italiani: se prima c'erano soltanto le varianti principali, poi sono comparse le sottovarianti. Soltanto alcune di esse, però, "sono diventate dominanti con ondate che si presentavano ogni sei mesi", ha spiegato a Repubblica il prof. Fausto Baldanti, Responsabile del Laboratorio di Virologia Molecolare del policlinico San Matteo di Pavia.

"Un ciclo ogni sei mesi"

Anche il virologo italiano indica in sei mesi l'intervallo tra un ciclo e l'altro, ossia un'ondata e l'altra. "Prevedere le prossime mosse del virus? Sbaglieremmo di sicuro. Però stiamo osservando, e oggettivamente siamo meno preoccupati di prima”. È invece interessante sottolineare un aspetto per certi versi sorprendente: non tutte le varianti del passato sono svanite, ed è il caso di Delta secondo il parere e lo studio del prof. Tom Wenseleers, biologo evoluzionista all'Università Cattolica di Leuven. "Con l'aumento dell'immunità globale a Omicron e alla sua famiglia in espansione, un discendente Delta potrebbe organizzare una rimonta", spiega. Anch'esso, sottolinea che lo "schema" del virus è quello di farsi notare periodicamente ogni sei mesi, quindi con due ondate ogni anno.

Perché non sparisce d'estate

Se nelle prime due estati di pandemia il Covid-19 era solito andare in "letargo", lo stesso non si può dire per l'andamento di quest'anno con un picco di contagi proprio adesso, all'ombra dei 40°C. Come mai? Lo ha spiegato al quotidiano italiano il prof. Carlo Federico Perno, specificando che questa ormai ennesima mutazione del virus non segue un andamento climatico perché "appartenente alla famiglia dei virus che danno il raffreddore e che sono presenti tutto l'anno, è normale che non sparisca in estate”. Ecco anche spiegata l'enorme diffusione con una sintomatologia molto blanda e contenuta "definibile come piccola influenza".

Se l'evoluzione continuerà a essere questa, spiegano gli esperti, Sars-CoV-2 diventerà endemico e sarà destinato ad aggiungersi ai virus respiratori già esistenti.

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