Coronavirus

Arriva la prima Regione gialla: ecco cosa cambia da lunedì

Ormai la Sicilia è sempre più lanciata verso la zona gialla. I dati dei ricoveri continuano a peggiorare. Ritornano alcune restrizioni

Arriva la prima Regione gialla: da lunedì nuove restrizioni

Vi è sempre più la possibilità che la Sicilia diventi la prima regione gialla e da lunedì prossimo, 30 agosto, potrebbero arrivare per l’isola nuove restrizioni. A rischiare il cambio di colore c’è anche la Sardegna. I numeri delle due regioni tornano infatti a preoccupare e durante il monitoraggio di domani potrebbe arrivare la decisione della cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità. I contagi del resto sono in continuo aumento e anche il numero dei ricoveri, indicatore per il cambio di colore, si va incrementando. A contare saranno i soliti tre parametri: il tasso di occupazione dei letti nei reparti di terapia intensiva con soglia di allerta fissata al 10%, quello nei reparti ordinari al 15%, e l’incidenza settimanale dei contagi, che non deve superare i 50 casi per 100mila abitanti.

La prima a diventare gialla

Mentre altre regioni registrano numeri in calo, la Sicilia continua a salire, anche nel numero dei morti. Nella giornata di ieri i positivi in Sicilia sono stati 1.409 e continuano a crescere anche le intensive che sono arrivare a quota 102 ricoverati. Secondo le proiezioni, le terapie intensive sono stabili all’11%, in peggioramento invece dell’1% le aree non critiche arrivate al 20%, livello in assoluto più alto in Italia. La scorsa settimana la regione era riuscita a rimanere bianca perché l’occupazione dei posti letto nei reparti di terapia intensiva era al 9,2%, anche se di poco, comunque sotto la soglia del 10%. Durante la riunione del venerdì della cabina di regia vengono esaminati i dati relativi ai posti letto occupati al martedì. L’altro ieri questi sono arrivati a quota 102. Un altro dato importante che sancisce il cambio di colore è l’occupazione dei posti letto ordinari. In questo caso la soglia era già stata superata la scorsa settimana, con 571 pazienti ricoverati. Martedì scorso 24 agosto sono arrivati a 740.

La Sicilia è quindi a un passo dal diventare la prima regione gialla, dopo mesi in cui tutte erano bianche. Istituire zone rosse sull’isola non sembra quindi aver sortito l’effetto sperato, ovvero quello di scongiurare il cambio di colore per tutta la Sicilia. Secondo l'analisi della Fondazione Gimbe di Bologna, nella settimana compresa tra il 18 e il 24 agosto è stato registrato un peggioramento per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti, con un aumento del 33,6% dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è al 55%, a cui si vanno ad aggiungere coloro che hanno ricevuto solo la prima dose, l’ 8,5%. La popolazione over 50 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari a 19,6%, mentre è al 52% la fascia di età tra i 12 e i 19 anni che non ha ricevuto alcuna dose di vaccino.

La situazione in Sardegna

Un’altra Regione che rischia è la Sardegna. C’è però da dire che l’occupazione dei letti ordinari per il momento è ancora sotto la soglia del 15%. Nell’ultima settimana c’è comunque stato un incremento dei ricoveri, anche nei reparti di terapia intensiva. Sull’isola è stata registrata una impennata dei casi, con 487 nuovi positivi con un tasso di positività circa al 5,8%. In aumento anche i pazienti in terapia intensiva, con 24 ricoverati.

Norme in zona gialla

In zona gialla non tornerà il coprifuoco, andato in pensione lo scorso 21 giugno. E quindi non ci sarà nessuna limitazione di movimento. Indipendentemente dalla zona gialla, dal primo settembre solo i soggetti muniti di Green pass potranno salire a bordo di aerei, navi e traghetti (tranne che per lo Stretto di Messina), treni intercity e ad alta velocità. Si avrà però il ritorno obbligatorio della mascherina non solo nei luoghi al chiuso ma anche in quelli all’aperto. Bar e ristoranti saranno comunque aperti sia a pranzo che a cena, con tavoli all’aperto e al chiuso, senza restrizioni di orario ma con l’obbligo del certificato verde dentro e fuori.

Al tavolo potranno sedersi al massimo quattro persone non conviventi, mentre in zona bianca al chiuso vige un massimo di sei commensali e nessun limite per i tavoli all’aperto.

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