Il Bestiario

Bestiario, il Lamentino

Il Lamentino è un leggendario animale con il corpo di un volpino e la testa da radical chic e talvolta viceversa

Bestiario, il Lamentino

Il Lamentino è un leggendario animale con il corpo di un volpino e la testa da radical chic e talvolta viceversa.
Vive prevalentemente in centro in tane che riempie di cibo di prima necessità di cui si nutre avidamente, come ostriche, caviale e champagne. Inoltre ama adornare il proprio rifugio con quadri di Andy Warhol che fa tanto colore e critica al consumismo.
Il Lamentino è rivestito da una pelliccia rigorosamente eco-sostenibile-biodegradabile-inclusiva-sintetica di varie tonalità di rosso che ama sfoggiare alla prima della Scala con estrema umiltà mista ad arroganza, come dire “non avevo altro da mettere”.
Lo sguardo del mitico animale esprime una sorta di senso di colpa incomprensibile ad un osservatore superficiale, da cui il famoso modo di dire “avere lo sguardo alla Serracchiani”.
Il Lamentino è famoso per la stagione dell’accoppiamento: all’apice della passione infatti emette un singolare verso di compiacimento: “giungo”.
Allo stato naturale, lo strano e mitologico animale, essendo molto territoriale, non ama mischiarsi con altre specie che ritiene inferiori (in particolare le formiche operaie), mentre in cattività pure.
Il Lamentino, come casualmente il nome suggerisce, è un animale che si lamenta spesso con brevi frasi del tipo "Eh, però se non metti la mascherina non rispetti la collettività" o "Accidenti, il Nasdaq mi è sceso ancora" o anche “Questi quesiti referendari sono troppo tecnici”.
La leggenda narra che agli albori della civiltà, il Lamantino apparve a Romano Prodi, a quei tempi oratore vivace e brillante, imponendogli di fare discorsi molto noiosi; se non l’avesse fatto la pena sarebbe stata non poter svendere l’IRI. Prodi accettò di buon grado prendendo il suggerimento molto seriamente. Omero lo cita nell'Odissea, mentre il Lamentino mordicchia le caviglie di Polifemo, lo descrive infatti in uno dei passaggi più poetici, come "ένα αλαζονικό ζώο που ξέρει τα πάντα", ovvero "un animale arrogante che sa tutto lui".
L’iconografia classica lo ritrae in piccoli ed esclusivi branchi di Lamentino che fuma sigaretta elettroniche mentre si lamenta dell’inquinamento globale.
Nei momenti di difficoltà del mondo animale, come i grandi flussi di migrazione, il nostro, si prodiga ad aiutare gli animali meno fortunati partecipando a una sorta di raccolta fondi donando un simbolico chicco di grano.


Il Lamentino è solito non andare a votare ai Referendum perché ha una seconda tana vista mare a Capalbio a cui deve assolutamente dare aria.

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