Cronache

Emergenza incendi al Sud: l'Italia è in fiamme

Gli incendi continuano soprattutto in Calabria, Sicilia e Sardegna. Il caldo record di questi giorni sta peggiorando la situazione

Emergenza incendi al Sud: l'Italia è in fiamme

Gli incendi non si attenuano e, soprattutto con l'arrivo di Lucifero, l’anticiclone africano, questa settimana si rivela particolarmente a rischio. Tre persone sono morte oggi. La prima, un uomo di 77 anni, è deceduta all’interno del suo casolare a Grotteria, in provincia di Reggio Calabria. Secondo quanto emerso, l’anziano stava cercando di mettere in salvo i suoi animali quando è stato raggiunto dalle fiamme. Sempre in provincia di Reggio Calabria un altro morto in serata. A Cardato è deceduto anche un uomo di 79 anni. In mattinata era stato dato per disperso e il suo corpo è stato poi ritrovato coperto di ustioni. A Paternò, in provincia di Catania, è invece morto un 30enne mentre stava cercando di spegnere il fuoco in un podere nell’area di Ponte Barca. Si trovava a bordo del suo trattore che, improvvisamente, si è capovolto in curva schiacciandolo. Caldo record almeno fino a Ferragosto e rischio quindi maggiore di incendi. A preoccupare sono soprattutto le Regioni del Sud.

Ancora incendi in Sicilia

I canadair sono intervenuti nelle Madonie, tra Petralia Sottana e San Mauro Castelverde. Le fiamme sono divampate nella zona delle Petralie, di Geraci Siculo e di Monreale e, in alcune zone, hanno procurato gravi danni alle abitazioni. Ancora incendi nel Palermitano, dove per spegnere le fiamme, divampate nelle vicinanze di Ciminna, è stato necessario l'intervento dell'elicottero dell'Aeronautica militare HH-139B, con a bordo l'equipaggio dell'82esimo Centro Csar (Combat search and rescue) di Trapani. Due le ore di volo effettuate dal velivolo che ha lanciato circa 15mila litri d'acqua. A causa degli incendi è stato evacuato l'ex convento dei Padri Riformati a Petralia Sottana, nelle Madonie. La struttura del XVII secolo adesso è sede degli uffici dell'Asp e di una Rsa. Gli ospiti della residenza sanitaria assistita sono stati trasferiti in alcune strutture sempre in zona.

Le fiamme avrebbero avuto origine nella zona dell'ospedale Madonna dell'Alto e si sarebbero poi spostate verso la montagna e verso zone boschive impraticabili. In azione per tutto il giorno sia i canadair che i mezzi della Protezione civile e dei vigili del fuoco. Il governo regionale siciliano ha proclamato lo stato di calamità, con conseguente richiesta, alla presidenza del Consiglio dei ministri, della dichiarazione dello stato di emergenza. Come si legge in una nota della Regione Sicilia, la Protezione civile regionale provvederà già da domani a un aggiornamento della stima dei danni.

Anche la Calabria in fiamme

Tra la tarda serata di martedì 10 agosto e la notte, ha ripreso vigore l'incendio che sta interessando da alcuni giorni la pineta di Siano, uno dei polmoni verdi di Catanzaro, e che ha provocato notevoli danni. Avvolta dal fumo anche la zona nord e il centro del capoluogo. In queste ore altri roghi importanti a Tiriolo, nella zona della frazione Pratora, a Simeri Crichi e sulle colline di Zagarise nella Presila Catanzarese. Fiamme anche in Aspromonte. Il comune di San Luca, in provincia di Reggio Calabria è praticamente isolato. Intere distese di faggeti sono ormai ridotte in cenere. In una nota, la prefettura di Reggio Calabria ha fatto sapere che, "al fine di concorrere alle attività" è stato"richiesto anche l’intervento dell’Esercito, i cui rappresentanti parteciperanno ad un incontro operativo già nella mattinata di domani". La Prefettura ha anche reso noto che "continua a essere attiva, sin dai giorni scorsi, la sala operativa per il monitoraggio ed il raccordo delle diverse componenti del sistema di protezione civile impegnate a fronteggiare l’emergenza incendi che sta interessando questo territorio metropolitano. Criticità persistono ancora nei Comuni di Roccaforte del Greco, Roghudi, Bagaladi e Cardeto, ove sono impegnati da giorni più mezzi aerei".

Anche la Calabria chiede lo stato d'emergenza a causa degli incendi che da giorni devastano la regione. In una nota si legge infatti che la Giunta regionale, su proposta del presidente Nino Spirlì, ha deliberato la richiesta al governo di dichiarazione dello stato di emergenza "in relazione agli eventi calamitosi derivanti dalla diffusione di incendi boschivi che stanno interessando il territorio della Calabria". Viene inoltre specificato che "si procederà, con successivi atti, alla quantificazione dei danni derivanti dagli eventi, a seguito di apposita ricognizione che verrà effettuata presso i Comuni interessati". Come si legge nel provvedimento "il territorio della Calabria è stato diffusamente interessato, già a partire dal mese di giugno 2021, da un numero estremamente rilevante di incendi boschivi e di interfaccia che hanno provocato ingenti e gravi danni all'intero ecosistema regionale, ivi comprese le colture agricole, gli allevamenti, gli insediamenti civili, rurali ed industriali". Nelle ultime settimane sono stati messi in concreto pericolo sia il patrimonio boschivo che quello abitativo e produttivo. Il centro operativo nazionale di Roma ha disposto l'invio di 130 vigili del fuoco provenienti da Lazio, Lombardia, Toscana, Marche, Veneto ed Emilia Romagna per far fronte ai numerosi incendi boschivi che stanno interessando la regione.

La situazione in Sardegna

Nella mattinata di oggi il ministro delle Risorse agricole Stefano Patuanelli ha incontrato i sindaci sardi durante una assemblea regionale dell'Anci convocata a Sennariolo, uno dei paesi della Sardegna maggiormente colpiti dal grande rogo che ha devastato lo scorso mese il Montiferru e la Planargia. Il governo starebbe valutando la possibilità d'istituire una task-force incaricata di seguire gli interventi successivi all'emergenza incendi nel Sud dell'Italia. Sono in tutto 44 gli incendi che nella giornata di oggi hanno impegnato l'apparato regionale in Sardegna. Su sei, alcuni dei quali ancora in corso in serata, sono stati inviati elicotteri e uno o più Canadair. Dal pomeriggio sono stati impegnati mezzi aerei e squadre a terra, soprattutto nel Nuorese: a Borore, Villagrande Strisaili in Ogliastra, ad Arzana, dove le operazioni si sono concluse poco prima delle 18, e a Dualchi, per un rogo che ha minacciato la periferia del paese.

Nel sud dell’isola, a Escolca, e nell'Oristanese, a Morgongiori, si sta ancora cercando di spegnere le fiamme. Vigili del fuoco al lavoro anche a Mandas, nelle località di Sa Ceraxia e Sizzilleddu, dove le fiamme hanno raggiunto un ovile. Alcuni animali sono stati portati in salvo.

Commenti