Coronavirus

Giù tutti gli indici, ma un'altra Regione va in giallo: la mappa

L’incidenza settimanale è passata da 60 a 54 casi per 100mila abitanti. L’Rt è sceso da 0,92 a 0,85

Giù tutti gli indici, ma un'altra Regione va in giallo: la mappa

Netto miglioramento della situazione epidemiologica in Italia dove tutti gli indici sono in ribasso. A confermare il trend e ad allontanare il pericolo di altri cambiamenti di colore per le regioni è il monitoraggio settimanale a cura dell’Istituto superiore di sanità esaminato oggi dalla Cabina di regia. La Sardegna resta bianca, così come resterà ancora colorata di giallo la Sicilia. A rischio la Calabria, che preoccupa per ricoveri e incidenza.

Gli indici in calo

Tutti gli indici hanno mostrato un calo, come l’Rt nazionale che è passato da 0,92 a 0,85, e il dato relativo all’incidenza settimanale che da 60 è sceso a 54 casi per 100mila abitanti. In questo monitoraggio sono 4 le Regioni classificate come rischio moderato e 17 quelle come rischio basso. Una sola regione riporta una allerta di resilienza e nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. In calo anche il numero di nuovi casi che non sono associati a catene di trasmissione. La scorsa settimana era 13.546, mentre quello di questa settimana è 10.655. Resta invece stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti, sempre ferma al 33%. In aumento invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi, al 43% la scorsa settimana contro l’odierno 46%. In diminuzione dalla scorsa settimana anche il dato diagnosticato attraverso attività di screening, 21%. Nella settimana tra l’8 e il 14 settembre si sono registrati tutti indici in calo. I nuovi casi segnano un -14,7% passando da 39.511 a 33.712. I morti per Covid sono calati del -6,7%, 417 contro 389. Le persone in isolamento domiciliare sono scese del -8,8%, 117.621 contro 128.917, mentre i ricoveri con sintomi hanno fatto registrare un calo del 3,3%, ovvero 4.165 rispetto a 4.307, e quelli relativi alle terapie intensive del -1,6%, da 563 a 554.

La situazione in Italia

Le terapie intensive in quattro Regioni sono sopra la soglia del 10%, quella fissata per passare in zona gialla, oltre al superamento del 15% di ricoveri ordinari e dell'incidenza di 50 casi per 100mila. La Calabria, secondo la bozza in esame questa mattina alla Cabina di regia, al 14 settembre risulta avere il 10,7% di letti occupati da pazienti Covid nei reparti di terapia intensiva. Con i ricoveri al 17,4% e una incidenza a 84,8 casi per 100mila, la Regione sarebbe da zona gialla, ma il passaggio di colore potrà essere confermato solo con una eventuale ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. La Sicilia resterà in zona gialla con l'11,8% di terapie intensive e il 20,7% di ricoveri ordinari occupati da malati Covid. Anche in Sardegna le rianimazioni sono sopra soglia, all'11,3%, ma i ricoveri ordinari sono comunque sotto il 15% (12,5%), e negli ultimi 7 giorni l'incidenza è tornata sotto 50 a 45,1. Stessa situazione nelle Marche, con il 12,9% di intensive occupate ma solo il 5,7% di ricoveri ordinari. Per quanto riguarda l'incidenza, uno degli indici maggiormente utile per controllare l'andamento dell'epidemia, questa è a 54 casi per 100mila a livello nazionale, con la sola Sicilia che supera la quota 100 (109,1), seguita dalla provincia autonoma di Bolzano (90,5), dalla Calabria (84,8), dalla Toscana (70,2) e dall’Emilia Romagna (68). L'incidenza più bassa è stata registrata in Molise, con 17,2 casi per 100mila abitanti.

Le 2 Province con oltre 150 casi

Al momento sono solo due le Province dove vengono registrati più di 150 casi per 100mila abitanti. Si tratta di Siracusa, con 178, e Messina con 168. Nell’ultima settimana vi è stato un calo nei decessi, 389, dei quali 52 sono riferiti a periodi precedenti. La media giornaliera è di 56 contro i 60 della settimana precedente. Anche a livello ospedaliero gli indici sono in lieve calo. Per otto settimane è stato registrato un aumento che ha invece mostrato adesso una riduzione, seppure lieve, dei posti occupati nei reparti ospedalieri. In area medica i ricoveri sono scesi del 3,3%, e in terapia intensiva dell’1,6%.

In calo anche gli ingressi giornalieri, con una media mobile a settimana di 36 ingressi al giorno contro i 42 della settimana precedente.

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