Cronache

Spunta l'amico di Lilly: "Vi dico cosa so, perché non è un suicidio"

Domani saranno eseguiti gli esami autoptici sul cadavere che sembrerebbe rispondere all'identikit di Liliana Resinovich. "Non si è suicidata", rivela l'amico della 63enn

Spunta l'amico di Lilly: "Vi dico cosa so, perché non è un suicidio"

È un giallo sempre più fitto e ingarbugliato quello che si sta sviluppando attorno alla misteriosa scomparsa di Liliana Resinovich ("Lilly" per gli amici), la 63enne di cui si sono perse le tracce dallo scorso 14 dicembre. Il 5 gennaio è stato rinvenuto un cadavere nell'area boschiva dell'ex ospedale psichiatrico del capoluogo friulano che sembrerebbe rispondere all'identità della donna anche se per l'ufficialità bisognerà attendere l'esito degli accertamenti autoptici. Intanto, in procura è stato aperto un fascicolo d'indagine sulla vicenda. Le attenzioni degli inquirenti si concentrano su due uomini: Sebastiano Visitin, marito di Liliana, e Claudio Sterpin, amico di vecchia data della 63enne.

La misteriosa scomparsa

Non si hanno più notizie di Liliana Resinovich dal 14 dicembre. L'ultima persona ad averla vista pare sia stata una commerciante di frutta e verdura, tra le 8 e le 9 di quel giorno. A denunciarne la scomparsa è stato Sebastiano Visitin, ex fotografo e marito di Liliana, sollecitato dal fratello della 63enne. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, quella mattina Lilly avrebbe dovuto raggiungere la casa di un amico, Claudio Sterpin, 82 anni. Un rapporto di cui il marito - come egli stesso ha riferito agli investigatori - non era a conoscenza. Liliana aveva chiamato Sterpin alle 8.22 per dirgli che avrebbe ritardato poi, è svanita nel nulla. I due telefoni cellulari e la borsa sono stati trovati nella sua abitazione di via del Verrocchio, la casa coniugale.

Il ritrovamento del cadavere

La mattina del 5 gennaio, nell'area boschiva dell'ex ospedale psichiatrico del quartiere San Giovanni, è stato ritrovato il corpo senza vita di una donna che risponderebbe all'identikit di Lilly. Il cadavere - di corporatura esile - era infilato in due sacchi neri: uno sulla testa e l'altro attorno alle gambe. Gli investigatori ritengono "molto probabile" che si tratti della 63enne. In particolar modo "corrispondono gli occhiali", ha spiegato il procuratore Antonio De Nicolo senza aggiungere altri dettagli. Sul corpo non ci sarebbero segni di violenza ma per avere certezza dell'identificazione e chiarire le circostanze del decesso bisognerà attendere l'esito degli esami autoptici, in programma martedì 11 gennaio.

I sospetti sul marito di Lilly

I sospetti degli inquirenti si sono addensati sin da subito su Sebastiano Visitin, il marito 72enne di Lilly. I due sono convolati a nozze nel 2005 anche se la loro relazione dura da circa 32 anni. A gettare ombre su Visitin il racconto - a tratti lacunoso e vago - delle ultime ore trascorse con Liliana. Quando la 63enne è scomparsa, Visitin si trovava nel suo magazzino dove tiene l'attrezzatura per affilare le lame e i coltelli che gli affidano i supermercati e le pescherie della zona. È lì che dice di "aver trascorso un paio d'ore" la mattina del 14 dicembre. Infine, alcuni conoscenti della coppia hanno raccontato di un rapporto molto conflittuale tra i due coniugi sfociato, negli ultimi tempi, in una profonda crisi.

L'amico della 63enne

C'è un altro uomo nella vita di Liliana. Si tratta di Claudio Sterpin, 82 anni, amico di vecchia data della donna. I due erano legati da un'amicizia pluridecennale anche se Visitin pare non fosse a conoscenza della loro relazione. Lilly avrebbe dovuto incontrarlo proprio quella mattina, come era solita fare ogni martedì per aiutarlo nelle faccende domestiche. Tra i due c'è stato uno scambio di sms a poche ore dalla misteriosa scomparsa. La 63enne lo avrebbe informato di un ritardo affermando di dover "passare prima in un negozio Tim". Ma in quel negozio di telefonia, Lilly non vi ha mai messo piede.

Omicidio o suicidio?

Omicidio o suicidio? Al momento, gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi anche se sembrerebbero propendere per la circostanza delittuosa. Del resto, perché Lilly è uscita di casa senza cellullare né borsa? Come mai il marito non era a conoscenza dell'amicizia con Sterpin? "C’è una saracinesca chiusa che si deve riaprire quando verrà fuori la verità che io spero prestissimo. Dalle 8.

22 di martedì è rimasto tutto chiuso, muto, e non potevo non preoccuparmi, doveva venire e non è arrivata, un perché ci doveva essere, non c’era neanche un messaggio, una risposta né niente", ha detto Claudio Sterpin ai microfoni di "Ore 14", il programma condotto da Milo Infante. Qual è "la verità" sulla scomparsa di Liliana?

Commenti