Cronache

Il biglietto, il sorriso, poi la chiamata: spuntano video e audio contro il tabaccaio

Nella telecamera di sicurezza la sequenza del "furto". Poi il nipote della vittima ha registrato una telefonata in cui Scutellaro proponeva un accordo

Il biglietto, il sorriso, poi la chiamata: spuntano video e audio contro il tabaccaio

Nella rocambolesca vicenda del Gratta e Vinci da 500.000 euro rubato a Napoli e ritrovato in una cassetta di sicurezza a Latina spunta una telefonata. A registrarla è stato il nipote della vittima, un'anziana settantenne, che ha registrato le parole con cui Gaetano Scutellaro, tabaccaio di 57 anni, ha tentato di proporre una spartizione della vincita.

La conversazione è avvenuta sabato, due giorni dopo il furto. La donna, dopo il furto, si era rivolta al nipote perché la aiutasse a recuperare il biglietto fortunato. Scutellaro va dritto al sodo: "Ho saputo che avete denunciato: ritirate la querela - ha suggerito - Non ti preoccupare, troviamo una soluzione. Dammi dei soldi, perché qui i soldi ci sono e sono tanti". Il sugo della proposta del tabaccaio è questo: ritirate la denuncia e dividiamoci la vincita. Il tutto, come se non bastasse, condito con esplicite minacce in caso di eventuale rifiuto. Pochi secondi, registrati prontamente dal nipote grazie ad un'applicazione dello smartphone, che sono bastati alla Procura di Napoli per accusare il tabaccaio, già denunciato per furto aggravato, anche di tentata estorsione. Ora l'uomo si trova dietro le sbarre, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L'uomo ha tentato di ribaltare le accuse e ha fornito ai Carabinieri una propria fantasiosa versione dei fatti.

Oltre alla chiamata, gli inquirenti stanno esaminando anche una sequenza video, registrata la sera del 2 settembre dalle telecamere a circuito chiuso del locale di via Materdei dov'è avvenuto il furto. Le immagini, a quanto emerge da indiscrezioni, sarebbero lampanti: si vede la donna - una cliente abituale, raccontano nel quartiere - entrare per comprare un Gratta e Vinci. La vincita di 10 euro spinge la donna ad acquistare altri due biglietti, uno dei quali è quello da mezzo milione di euro. L'anziana se ne accorge uscendo dalla tabaccheria, ha un sussulto, rientra e aspetta che gli altri clienti si allontanino prima di mostrare al ragazzo dietro la cassa - il marito della figlia di Scutellaro - il prezioso Gratta e Vinci. Lo scanner conferma l'impressione, i 500.000 euro sono stati vinti davvero. Dalle mani del ragazzo il biglietto passa in quelle di Scutellaro che, avvisato al telefono dal genero, arriva in sella allo scooter, entra senza neppure togliersi il casco e con il Gratta e Vinci tra le dita sparisce. La scusa accampata per accaparrarselo sarebbe stata un generico "vado a controllare che sia tutto a posto". L'anziana, che dopo la grattata avrebbe inviato una foto del biglietto al figlio per avere conferma della vincita, si aspettava dunque che l'uomo si rifacesse vivo e l'ha aspettato per due ore, poi è corsa a sporgere denuncia per furto.

Che per la Procura ha le aggravanti della minorata difesa della vittima e dell'ingente importo derubato.

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