Cronache

"Al Viminale come ragionano?": Salvini e Meloni contro la Lamorgese

Le forze dell'ordine hanno sgomberato il porto di Trieste con idranti e lacrimogeni, linea non condivisa da Matteo Salvini e Giorgia Meloni

"Al Viminale come ragionano?": Salvini e Meloni contro la Lamorgese

Al porto di Trieste si è deciso di utilizzare la linea dura per dispedere lo sciopero dei portuali, in atto a oltranza dallo scorso venerdì. Con un presidio attivo giorno e notte, portato avanti con il supporto dei cittadini che sono accorsi in sostegno dei lavoratori del porto, per quasi 4 giorni il varco del porto è stato occupato, il che ha rallentato le operazioni dello scalo triestino. All'alba del 4 giorno, le forze dell'ordine hanno ricevuto l'ordine di sgomberare l'area per riportare il porto alla piena operatività. La polizia ha utilizzato idranti, fumogeni e cariche di alleggerimento per disperdere i manifestanti, che dal porto si sono spostati per le vie della città. Un'azione di forza commentata anche da Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

"Settimana scorsa si permette a un manipolo di neofascisti di mettere a soqquadro Roma, oggi si usano gli idranti contro i pacifici lavoratori e cittadini a Trieste. Ma al Viminale come ragionano?", ha dichiarato l'ex ministro dell'Interno davanti alle immagini di Trieste. Altrettanto duro il commento di Giorgia Meloni tramite Facebook: "Idranti contro i lavoratori che scioperano al porto di Trieste. Lo stesso Governo che nulla ha fatto per fermare un rave illegale di migliaia di sbandati, nulla ha fatto per impedire l'assalto alla sede della Cgil, nulla fa per fermare l'immigrazione illegale e combattere le zone franche dello spaccio e della criminalità, che nulla fa contro le occupazioni abusive di case e palazzi privati, tira fuori dai depositi gli idranti per usarli contro dei lavoratori che scioperano pacificamente per non essere discriminati sul posto di lavoro. Così come vuole la Costituzione, così come richiesto pure dalla Ue". La leader di Fratelli d'Italia ha poi aggiunto: "Sindacati muti, media accondiscendenti, forze politiche di maggioranza plaudenti. Ecco in cosa stanno trasformando l'Italia".

Sono decine gli uomini delle forze dell'ordine che questa mattina si sono presentati al porto di Trieste. Dalle 8.30 sono iniziate le operazioni di respingimento, che si sono protratte fino alle 11, quando polizia e carabinieri sono riusciti a respingere i manifestanti fin oltre i parcheggi. Diversi i fermi attuati dalle forze dell'ordine durante le operazioni di alleggerimento. Molti i lacrimogeni lanciati tra la folla con l'obiettivo di far allontanare i manifestanti dal varco portuale e permettere la ripresa delle operazioni di carico e scarico delle merci.

I manifestanti, con l'area portuale ormai bloccata dal cordone di forze dell'ordine, hanno indietreggiato e si sono spinti verso gli ingressi della città, dove prosegue il blocco.

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