Cronache

La barca dei 111 migranti contro il pontile: morti i due scafisti

L’incidente causato dal mare mosso e dal forte vento di sciroccoI disperati sono partiti dal porto di Istanbul, viaggiando per cinque notti e quattro giorni. Assieme a loro anche una bimba di otto anni

L'imbarcazione utilizzata dai migranti
L'imbarcazione utilizzata dai migranti

Due presunti scafisti provenienti dal Kigikistan sarebbero morti dopo che l’imbarcazione sulla quale si trovavano assieme ad altri 111 migranti è andata a sbattere contro un vecchio pontile sul litorale di Pantanizzi, a Siderno, in Calabria. L’imbarcazione si è inclinata a causa del mare mosso e del forte vento di scirocco facendo cadere in acqua alcune delle persone a bordo. I due scafisti, entrambi provenienti dal Kigikistan, si sarebbero gettati in mare prima dell’impatto con i piloni in cemento armato, come riferito da alcuni migranti.

I corpi delle due vittime sono stati recuperati in acqua dai soccorritori, mentre un terzo migrante è stato salvato mentre cercava di raggiungere la riva.

Gli stranieri, giunti di notte su una barca battente bandiera italiana, provengono da Afghanistan, Siria, Iran e Pakistan. Tanti giovani uomini, alcune donne, ma anche bambini. La più piccola è una bimba di otto anni. Sono partiti dal porto di Istanbul, viaggiando per cinque notti e quattro giorni – come racconta un profugo 20enne - prima di arrivare in Calabria.

L’incidente e lo sbarco è stato notato da alcuni passanti che hanno subito chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Sulla spiaggetta di Pantanizzi sono poi giunti mezzi e uomini della polizia, della guardia costiera e dei carabinieri. I primi a tuffarsi in mare per tentare di recuperare i migranti in difficoltà sono stati due poliziotti dell’ufficio volanti del commissariato di Siderno, che hanno anche provato a rianimare uno dei due stranieri, poi deceduti e indicati quali presunti scafisti da diversi altri disperati giunti su quella imbarcazione in Italia.

I sommozzatori dei vigili del fuoco di Siderno e Reggio Calabria hanno perlustrato il fondale marino, mentre un elicottero ha sorvolato per ore l’intera costa per cercare di individuare dispersi e persone in difficoltà.

Sul lungomare si è recata anche la sindaca di Siderno, Maria Teresa Fragomeni, unitamente ai volontari della Protezione civile e della Croce rossa della “Riviera dei Gelsomini”, che hanno portato coperte e viveri per proteggere e rifocillare quel gruppo di disperati.

I migranti sono stati infine portati in un centro di primo soccorso ospitato in una struttura messa a disposizione dal Comune a Siderno superiore.

Sul litorale Jonico reggino negli ultimi quattro sbarchi sono giunti 400 migranti in 40 ore, rifocillati sotto il tendone dalla Croce Rossa.

Commenti