Cronache

L'attore Daniel Auteuil scippato dell'orologio a Napoli: ecco cosa è successo

L'attore francese in città per uno spettacolo teatrale è stato derubato di un Patek Philippe del valore di 39 mila euro mentre era a bordo di un taxi

L'attore Daniel Auteuil scippato dell'orologio a Napoli: ecco cosa è successo

L'attore francese Daniel Auteuil è stato rapinato del suo suo prezioso orologio a Napoli. In città con un suo spettacolo nell'ambito della rassegna "Campania Teatro Festival", l'attore era in via Nuova Marina in un taxi fermo nel traffico, quando un uomo a viso coperto gli ha chiesto una informazione per avvicinarsi e poi gli ha sfilato sotto minaccia l'orologio dal polso, un Patek Philippe del valore di 39mila euro.

Dopo lo scippo, il bandito è scappato a piedi raggiungendo un suo complice in moto e ha fatto perdere le proprie tracce. Dopo lo spavento, l'attore francese ha denunciato l'accaduto alla polizia. Adesso gli investigatori della Polizia di Stato stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza per raccogliere elementi utili alle indagini e risalire all'identità degli scippatori.

72 anni compiuti lo scorso gennaio, sarà questa sera in scena al Teatro Mercadante di Napoli con "Déjeuner en l'air", uno spettacolo in cui canta i versi del poeta Jean-Paul Toulet accompagnato da un pianista e da un chitarrista. Attore, regista, scrittore ma anche musicista, Auteuil ha lavorato in decine di film, spesso diretti da registi italiani come "Sostiene Pereira" di Roberto Faenza (1995) al fianco di Marcello Mastroianni o le due pellicole di Roberto Andò "Sotto falso nome" e "Le confessioni", con Toni Servillo.

Ha vinto il David di Donatello come miglior attore straniero nel 1993 per "Un cuore in inverno", e due volte il Cèsar, l'Oscar del cinema francese, come miglior protagonista. Intanto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e l'assessore al Turismo, Teresa Armato, hanno contattato l'attore esprimendogli "massima solidarietà, personale e della città". Non è escluso che in giornata Manfredi possa incontrare personalmente Auteuil.

''Il sistema degli scippi"

Chi rapina gli orologi di lusso a Napoli, soprattutto Rolex? Quanto ci guadagna? E soprattutto chi li acquista? E da chi? Alla prima domanda, la risposta è facile: le paranze. Si chiamano così i piccoli gruppi composti da due/tre persone perennemente alla caccia in città di possibili vittime. Fino a prima della pandemia arrivavano da tre rioni della città: i Quartieri Spagnoli, la Sanità e i Decumani.

Adesso, raccontano all'Agi esperti investigatori della polizia, tutti rapinano tutto e il rischio, non avendo la fortuna di essere rapinati da specialisti del settore, è quello di essere vittime di violenza, mentre un abile componente della paranza è in grado di sfilare l'orologio dal polso senza lasciare nemmeno un graffio, senza ricorrere alla minaccia con armi. L'allarme a Napoli in queste settimane è alto per presenze record di turisti anche stranieri e anche facoltosi.

Il caso di Auteuil non è per niente un caso isolato. Nel mirino delle paranze, in tempi di magra, sono quasi sempre finiti i calciatori del Napoli. Ultimo Osimhen, il primo Marek Hamsik, che nel 2008 fu rapinato del Rolex. E poi Behrami, Fernandez e Zuniga. Qualche anno fa all'ex moglie di Edinson Cavani, Maria Soledad, fu rapinata un orologio Piaget da 18mila euro nel quartiere Fuorigrotta, stessa sorte per la moglie di Lavezzi.

E una rapina la subì anche Lorenzo Insigne nel traffico di Chiaia.

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