Cronache

Laura Ziliani, parla il prete: "Vi dico i rapporti di forza del 'trio hot'"

Manipolazione e rapporti di forza: sono tanti gli interrogativi da chiarire sull'omicidio di Laura Ziliani, soprattutto all'interno del "trio hot"

Laura Ziliani, parla il prete: "Vi dico i rapporti di forza del 'trio hot'"

Le tre persone accusate dell’omicidio di Laura Ziliani si sono trincerate nel silenzio. Detenuti dallo scorso settembre, le figlie della vigilessa di Temù e il fidanzato di una di loro, con cui l’altra avrebbe avuto una relazione di tipo sessuale non parlano e sono ancora molti i punti interrogativi sull’omicidio della donna, scomparsa a maggio e ritrovata cadavere ad agosto.

L’ultima persona con cui Mirto Milani, il fidanzato della figlia della vigilessa Silvia Zani, è un sacerdote, don Ugo. “Mi ha detto: ‘Io non c’entro niente’ - ha raccontato il religioso a ‘Quarto grado’ - E quando io gli ho ribadito il fatto: ma tu in coscienza sei tranquillo? M’ha detto sì, questo sì, certamente sì. Mirto non è un ragazzo scontroso o impositivo oppure non accogliente verso quello che gli dicevo. Da quel poco che ho visto, la fidanzata non mi sembra una che si lasci manipolare. Da quel poco che ho visto di Mirto non mi sembra uno che si lasci manipolare. Secondo me, qualsiasi cosa sia successa, tutti potevano decidere liberamente e scegliere cosa fare. Quindi manipolazione secondo me è un termine che non funziona”.

Se la manipolazione non è una pista percorribile secondo don Ugo, la coppia di fidanzati non gli è apparsa troppo calorosa. “Non sembrava una cosa… di non grande confidenza - ha aggiunto - Quindi un certo distacco, diciamo. Certamente non con eccesso di affetto. Un po’ freddini, ecco. Potrebbe essere un accenno di timidezza, sia da parte di Mirto sia da parte della fidanzata. Io non l’ho vista timida, però molto sulle sue, così”.

A fine luglio Mirto aveva chiesto una benedizione a don Ugo, che ha raccontato: “L’ho visto provato, molto sofferente, con i capelli tagliati rispetto a prima e molto provato, cioè tutte le volte che parlava rischiava di piangere e voleva semplicemente sfogarsi un po’ di questa situazione, in cui si sentiva considerato un mostro, con tutte queste accuse che diceva non essere assolutamente vere”. Però alla fine dell’intervista il sacerdote lancia un quesito sibillino: “Se non dici nulla significa che nascondi qualcosa. Ma perché non dire almeno: ‘Io sono innocente non c’entro niente?’”.

Quarto grado” ha ascoltato anche un’amica d’infanzia dell’altra sorella, Paola Zani. Alla giovane è stato chiesto quale fosse il carattere delle sorelle, e lei ha risposto: “Quando giocavamo erano un po’ più leader”. È quindi molto difficile capire quali siano i rapporti di forza in quello che è stato definito un “trio hot”.

Intanto si continua a indagare sul luogo che avrebbe ospitato il corpo di Laura Ziliani prima del ritrovamento.

A Temù, nei pressi della casa in cui si dice si svolgessero riti satanici, è stato trovato un avvallamento con larve cadaverine: è quello il posto in cui è stata tenuta, insepolta, la vigilessa? Lo stato di conservazione del corpo e la corificazione di una gamba cozzerebbero però con queste ipotesi, ma sarà l’entomologo a dire qualcosa di più a riguardo.

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