Cronache

"Condoglianze": minacce a casa Grillo nel giorno dell'udienza

Recapitata una lettera anonima a casa del fondatore dei 5 stelle il giorno dell'udienza preliminare del figlio, accusato di stupro. "Avrai lutti in famiglia durante le Feste" il testo. La Procura apre un'indagine

"Condoglianze": minacce a casa Grillo nel giorno dell'udienza

È stata recapitata una lettera scritta al computer contenente minaccia a Beppe Grillo. "Condoglianze, avrai lutti in famiglia nel periodo delle Feste", questo è il testo che ha fatto scattare il rafforzamento della sorveglianza domestica a Sant'Ilario, ossia dove il fondatore del Movimento 5 Stelle risiede. Oltre alla lettera, di cui non ci sono informazioni sul mittente, sembra che ci fosse anche un pacco contenente una maglietta con scritto www.ciro.org, un chiaro riferimento al figlio di Grillo, da tempo al centro delle cronache.

La missiva, per decisione della questura di Genova, ha fatto aumentare i passaggi di polizia e carabinieri di fronte la villa del pentastellato. Sono previsti anche stazionamenti di fronte l'abitazione. Non si tratta di una vera e propria scorta ma di un rafforzamento della vigilanza concordato con la prefettura. Inoltre, la Procura, che è informata della particolare attenzione dedicata alla sicurezza di Grillo, ha anche aperto un fascicolo e delegato le indagini alla Digos. Questo per capire se c'è o meno un concreto collegamento tra le minacce e il processo per violenza sessuale di gruppo che vede coinvolto Ciro, il figlio di Beppe. E soprattutto per risalire agli autori delle minacce.

Proprio oggi, tra l'altro, ci sarà l'udienza preliminare al tribunale di Tempio Pausania. Il giudice che si occupa del caso è Caterina Interlandi la quale deciderà se rinviare a processo o archiviare l'indagine che coinvolge Ciro Grillo e i suoi tre amici: Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Quanto accaduto risale alla notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 in Sardegna, nel residence di Beppe Grillo in Costa Smeralda. Le accuse della Procura nei loro confronti sono: stupro di gruppo nei confronti una ragazza e violenza sessuale nei confronti di un'amica di questa. A maggio era stato chiesto il rinvio a giudizio.

La difesa punta molto su un video di circa 30 secondi in cui si intravedono delle effusioni in discoteca tra Ciro e Silvia, la ragazza che accusa il figlio del fondatore dei 5 Stelle e i suoi amici di averla stuprata. Chissà se basterà ad evitare il processo visto il racconto fornito dalla giovane ricco di dettagli raccapriccianti come l'essere "violentata a turno" o l'essere "sbattuta nel box doccia". Senza dimenticare le chat tra Grillo e i suoi amici dopo quanto avvenuto: "3 contro 1, lascia stare" e ancora "Poi vi racconterò, ora non si può ancora".

O i lividi della ragazza su braccia e gambe.

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