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Muri sull'acqua

Il messaggio che è arrivato ieri dall'Europa dovrebbe far riflettere i sovranisti di casa nostra

Muri sull'acqua

Il messaggio che è arrivato ieri dall'Europa dovrebbe far riflettere i sovranisti di casa nostra: i Paesi che loro considerano alleati e sostenitori, specialmente l'Ungheria di Orban e la Polonia che rifiuta di sottomettersi alle leggi dell'Unione da cui incassa una barca di miliardi, hanno un sogno totalmente diverso da quello che possono avere Matteo Salvini e Giorgia Meloni: il sogno del muro. Non quello di Berlino, che ormai è andato, ma di tanti muri su e giù per le loro valli e montagne con cui contenere i flussi di migranti che risalgono i Balcani, con la Turchia che apre e chiude i rubinetti del flusso secondo quanto incassa dalla Germania. Questi Paesi hanno persino avuto il coraggio di chiedere all'Europa di finanziare i loro muri. E naturalmente la Commissione europea non ha neppure preso atto della loro richiesta. Ma l'Italia ha ovviamente un problema totalmente diverso, non foss'altro per la sua posizione geografica: i muri sull'acqua non si possono costruire.

I nostri sovranisti sanno bene che quando si affronta il problema di dove ricollocare i migranti arrivati in Italia, e che non possono essere rispediti a casa loro perché non hanno documenti o perché non ci sono trattati bilaterali per questa operazione, i Paesi che tanto li ispirano si rifiutano di accettare la loro quota, creando così un ulteriore problema per noi. Se i sovranisti fossero sovranisti, cioè agissero nell'interesse superiore della loro Patria (come ha detto ieri Salvini alla vigilia del processo di Palermo che lo vede imputato per aver trattenuto - dopo averli salvati - gli immigrati sulla nave Open Arms) dovrebbero essere furibondi con i Paesi dell'Est europeo che, facendosi i fatti loro, danneggiano fortemente il nostro Paese costretto a tenersi un numero maggiore di emigranti sbarcati.

Questo è il più grave problema dei nazionalisti: esprimendo un atteggiamento egoista anziché legalitario come la ripartizione in tutti gli Stati dell'Unione e dei rimpatri se ne infischiano dei problemi degli altri e anzi li aggravano fino a provocare crisi internazionali che in passato hanno condotto a guerre e atti di prepotenza. E voi, verrebbe da dire, vi associate al «Club dei Muri», che in Italia non hanno alcun senso? È palesemente ridicolo. Ma proprio questa potrebbe essere l'occasione per i nostri sovranisti per rompere una pericolosa e dissennata alleanza.

Schierandosi apertamente con l'Europa, guadagnando punti preziosi.

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