Cronache

Scambio di persona e documenti falsi: il trucco dei migranti per avere la patente

Alcuni impostori si sostituivano ai candidati durante gli esami per l'ottenimento della patente: 114 denunciati in tutto il nord Italia

Scambio di persona e documenti falsi: il trucco dei migranti per avere la patente

Maxi operazione di polizia a Trento, dove è stato sventato un sistema che permetteva agli immigrati di ottenere patenti regolari facendosi sostituire illegittimamente da connazionali con i tratti somatici simili, che venivano adeguatamente preparati per sostenere gli esami necessari all'ottenimento del certificato di guida. Sono 114 in tutto le persone denunciate, tutte di nazionalità ghanese e nigeriana.

L'operazione Gemini è stata condotta dalla polizia stradale di Trento ed è iniziata ad aprile 2020. Per oltre un anno, gli agenti hanno effettuato perquisizioni domiciliari in tutto il nord Italia, riuscendo a sequestrale materiale informatico, che è stato utile agli investigatori per risalire al sistema. Partiti con una segnalazione, gli uomini della polizia hanno ben presto scoperto che non si trattava di singoli casi isolati ma di una vera e propria organizzazione che aveva messo in piedi un giro illegale per agevolare gli stranieri nell'ottenimento della patente di guida.

Al termine delle operazioni investigative, infatti, sono state indagate 114 persone e tra loro ci sono anche 3 impostori rintracciati a Reggio Emilia, Modena e Bergamo. Non è ancora chiaro se le persone che si sostituivano negli esami fossero solo queste o ce ne fossero di più. Questi individui lavoravano dietro compenso e si presentavano agli esami con i documenti falsificati, nei quali la foto del legittimo proprietario era stata sostituita con la loro. Così traevano in inganno gli esaminatori che, una volta appurata la preparazione della persona davanti a loro, davano l'ok per l’emissione del documento di guida, che aveva i dati della persona candidata ma la fotografia degli impostori.

Ma c'è di più. Perché nel caso in cui fosse evidente che la fotografia inserita nella patente di guida non era corrispondente con quella del legittimo titolare, ne veniva denunciato lo smarrimento. A quel punto veniva richiesto un duplicato utilizzando, però, la fotografia dell'ex candidato. In questo modo si otteneva una patente a tutti gli effetti regolare.

Inoltre, la polizia ha accertato che molti dei beneficiari del "sistema" non erano in grado di condurre un'auto, essendo totalmente privi di qualsiasi conoscenza del codice della strada, tanto che sono spesso stati causa di incidenti.

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