Cronache

BA.2, che cosa sappiamo della "gemella invisibile" di Omicron

Sequenziata per la prima volta in Italia Omicron 2, la "sorella" della variante Omicron già dominante in Danimarca e diffusa in altri Paesi europei: ecco le differenze e perchè (per ora) non c'è da preoccuparsi

BA.2, che cosa sappiamo della "gemella invisibile" di Omicron

Per la prima volta in Italia, è stata sequenziata la variante Omicron 2 del Covid-19: la "sorella" di Omicron è stata rilevata in due casi accertati dal Laboratorio di Igiene del Policlinico San Martino di Genova.

Cos'è Omicron 2

Da quanto si apprende, il primo sequenziamento è arrivo dopo un accertamento di routine dell'ospedale ligure mentre il secondo è emerso dal sequenziamento di un campione derivante dal monitoraggio nazionale che coinvolge sempre il San Martino. Come abbiamo scritto qualche giorno fa sul Giornale.it, la variante gemella di Omicron, chiamata tecnicamente "BA.2", è sotto la lente d'ingrandimento degli epidemiologi dopo l'esplosione dei casi in Danimarca. "Non sappiamo ancora nulla della sua pericolosità o della sua capacità di sfuggire al sistema immunitario", ha affermato il prof. Antoine Flahault, epidemiologo e direttore dell'Istituto di Salute globale dell'Università di Ginevra, intervistato dal giornale francese Liberation.

Perché è chiamata "invisibile"

Omicron 2 preoccupa gli epidemiologi perché non sarebbe rilevabile a causa della mutazione del gene S caratteristico della variante Omicron "originale", quella attualmente dominante. Come si legge sul Corriere, per identificarle è necessario sequenziare tutti i campioni con enormi difficoltà nei Paesi sprovvisti di questa capacità di laboratorio. La mancanza del gene S, poi, è la caratteristica che la differenza da quella "classica" e si può rilevare direttamente dal tampone che risulta positivo.

Come si diffonde nel mondo

La piattaforma Gisaid, costantemente aggiornata, dimostra che già 40 Paesi del mondo hanno segnalato più di ottomila sequenze di BA.2 dal 17 novembre 2021. Fuori dall'Europa, per la prima volta era stata rilevata in Sudafrica e nelle Filippine oltre ad essere stata sequenziata anche in India e Singapore. Detto che la Danimarca è la nazione europea dove attualmente circola di più (65% di prevalenza), centinaia di campioni con Omicron 2 sono stati rilevati anche in Svezia e il Regno Unito la tiene d'occhio dal 21 gennaio come "variante sotto inchiesta" dopo 426 casi confermati di BA.2 dal Whole Genome Sequencing (Wgs) inglese. Cresce anche in Germania, dove pochi giorni fa sono stati rilevati più casi giornalieri di BA.2 (5%) rispetto alla varainte Delta (2-3%) e rappresenta circa il 30% dei sequenziamenti della sola città di Berlino con una crescita quotidiana esponenziale.

Gli effetti rispetto a Omicron

Dalle primissime analisi, Omicron 2 non sembra causare una malattia peggiore rispetto alla variante Omicron: sembrano essere "sorelle" in tutto e per tutto visto il grado di velocità con cui si diffonde e la tipologia di infezione, per lo più asintomatica o lievemente sintomatica nelle persone vaccinate con il ciclo completo e con il booster (terza dose). Come riporta il Corriere, "BA.2 condivide 32 mutazioni con BA.1, ma presenta anche 28 mutazioni uniche. E in tutto ha 70 mutazioni in più rispetto al ceppo originario Wuhan, rispetto alle 53 di BA.1 (Omicron, ndr)".

Anche dal punto di vista dell'efficacia dei vaccini non sembrano esserci grosse differenze definite "trascurabili". Gli scienziati, poi, affermano come sia difficile che Omicron 2 possa, da sola, provocare nuove ondate pandemiche anche se potrebbe sostituirsi completamente alla variante originale nell'arco dei prossimi mesi.

In ogni caso, queste affermazioni sono ancora parziali e superficiali, sarà fondamentale continuare a indagare e attendere l'esito di nuove evidenze scientifiche.

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