Quindi, oggi...

Il piano segreto di Di Maio, che noia l'Anpi e Cottarelli: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il Pd che fa come Robin Hood, l'odio per la parola "front runner" e il Jova Beach Party

Il piano segreto di Di Maio, che noia l'Anpi e Cottarelli: quindi, oggi...

- la parola “front runner” mi provoca l’orticaria proprio come “resilienza”

- seriamente pensate che Mario Draghi voglia tornare di nuovo a Palazzo Chigi con gli stessi leader che gli hanno massacrato gli zebedei in questo ultimo anno di governo? Se lo fa non è “super”, piuttosto “martire”

- vorrei far notare che ieri l’Istituto Cattaneo ritiene improbabile che il centrodestra ottenga il 65% dei seggi necessari per cambiare “da sola” la Costituzione. E così anche il più folle dei temi della campagna elettorale del Pd viene a mancare. Adios

- io capisco il dolore, la sofferenza, il dispiacere per una 27enne che si è tolta la vita dietro le sbarre. Però che il giudice definisca il carcere “non adatto alle donne” mi pare una diabolica cretinata. Non è adatto a nessuno, né maschi né femmine. Facciamo le “quote rosa” dei delitti e delle pene?

- questa mattina Luigi Di Maio e Bruno Tabacci di Impegno Civico hanno incontrato Alessio Pascucci, promotore di "Agenda Civica Nazionale". "Massima apertura da parte di Impegno Civico al programma di Agenda Civica Nazionale", fanno sapere fonti del partito di Di Maio e Tabacci. Eh sì, questo cambierà la storia delle elezioni

- in pratica Di Maio sta cercando di sommare tanti “zerovirgola” nella speranza che la somma faccia il 3% e magari qualcosa in più. Sapete quel è il suo vero obiettivo? Semplice: in parlamento Giggino entrerà quasi sicuramente, visto che col Pd probabilmente mercanteggerà un collegio uninominale semiblindato. Se il suo partito non raggiunge però una quota decente al proporzionale, sfuma sin da subito la possibilità di diventare un giorno di nuovo ministro. A Giggino stare al governo piace. Da matti. Ma metti anche che il centrosinistra vince le elezioni: con quale peso può rivendicare un dicastero importante come quello degli Esteri se in Parlamento la sua truppa pesa meno di nulla?

- tutti innamorati di Raspadori, il quale però anno scorso ha fatto solo 10 gol. Va bene, eh: ma non sono proprio proprio numeri (ancora) da grande attaccante

- il Pd presenta la sua punta di diamante: Carlo Cottarelli. Siamo messi bene. Per carità, si tratta di una persona preparatissima e competente, i suoi articoli vanno letti con attenzione. Ma sarebbe in grado di far addormentare un insonne con caffè in endovena. Non mi pare in grado di scalare i cuori di una campagna elettorale che preannuncia infuocata

- mi hanno raccontato questo particolare del Jova Beach Party. Per entrare cambi i soldi (minimo 40 euro) e al caldo afoso di agosto, un bicchiere di acqua in democratiche lattine da 33cl te lo fanno pagare un salasso. Per fortuna il bagno è gratis: basta fare pipì in mare

- io ho molto rispetto per Sergio Fogagnolo, figlio di Umberto, uno dei partigiani assassinati dai nazifascisti in piazzale Loreto il 10 agosto del 1944. Però che lui sia preoccupato se a Palazzo Chigi arriveranno gli “eredi dei fascisti”, come lei chiama Meloni&co., ma anche chissenefrega. Quello che dovrebbe preoccuparci, piuttosto, è che quasi 80 anni dopo la caduta del Ventennio c’è ancora chi usa le categorie di un passato che non tornerà più. Il problema non è la presunta nostalgia di Fdi, ma che diamo ancora così tanto ascolto all’Anpi

- Nardella attacca la flat tax e afferma: “Il vero Robin Hood è il Pd”. Sì ecco esatto: se significa “rubare ai ricchi”, o meglio alla classe media, per alimentare la bestia statale e regalare bonus a casaccio, direi che l’esempio calza perfettamente

- primo indagato in Italia per essersi arruolato in Ucraina al fianco dell’armata di Kiev.

Sorrido per un dettaglio, sapete perché? Perché si tratta di un simpatizzante di CasaPound e io già mi immagino il travaglio nelle redazioni dei quotidiani progressisti. Cosa facciamo: lo attacchiamo perché “fascio”, oppure lo elogiamo per aver rischiato la vita per l’Ucraina?

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