Coronavirus

La provocazione di Zangrillo: "Asintomatici, ma non lavorano. Lavativi seriali"

Il medico del San Raffaele di Milano: "Così si distrugge il Paese"

La provocazione di Zangrillo: "Asintomatici, ma non lavorano. Lavativi seriali"

Con la nuova ondata di contagi si è riacceso il dibattito sulle strategie da adottare per combattere il Covid. C’è chi, come Walter Ricciardi, fedelissimo del ministro Speranza, profetizza disgrazie di ogni tipo. C’è anche chi, come Matteo Bassetti, stronca gli allarmisti e invita tutti a ragionare con serenità. Infine, c’è Alberto Zangrillo, che lancia una provocazione per fare i conti con la realtà.

Il direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano ha posto l’accento su uno dei dossier più discussi: cosa fare con i positivi asintomatici. Zangrillo, con parole taglienti, ha le idee chiare:“Accade che lavativi seriali, positivi al test Covid-19, non lavorino per settimane, sebbene asintomatici. Così si distrugge il Paese”.

Come spesso accade nell’era social, le parole dell’esperto hanno scatenato il caos sui social network e non sono mancate le polemiche. La principale? Se un asintomatico consapevole di essere positivo si reca al lavoro, contagia gli altri. Ma Zangrillo non ha invocato nessun raggiro della legge. Il discorso è piuttosto chiaro: se non si hanno sintomi, non ha alcun senso continuare con l’isolamento domiciliare. Senza dimenticare quelli che possono lavorare da remoto.

Il tema è già stato affrontato nelle ultime settimane a causa dell’aumento esponenziale di infettati. Il rischio è quello di arrivare a un semi-lockdown, con gran parte degli italiani reclusi in casa perché positivi. L’analisi tranchant di Zangrillo sembra sposare la linea di Andrea Costa. Ospite recentemente di Radio 24, il sottosegretario alla Salute aveva rimarcato: “Se vogliamo arrivare a convivere con il virus, io credo che un positivo asintomatico possa uscire, magari con l’utilizzo della mascherina”.

La proposta non era stata bocciata dagli esperti e non è escluso che torni di moda nei prossimi giorni: “Altrimenti il rischio potrebbe essere di ritrovarci senza saperlo in un nuovo lockdown e di bloccare il Paese, perché già oggi sono centinaia di migliaia i cittadini isolati in casa positivi e asintomatici”.

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