Cronache

"Richiamo per rischio microbiologico": nuovo allarme Listeria sul cibo

Il batterio della Listeria ha contaminato anche due lotti di tramezzini al salmone: ecco cosa fare e la segnalazione del Ministero della Salute

"Richiamo per rischio microbiologico": nuovo allarme Listeria sul cibo

Ci risiamo: un nuovo avviso sul cibo contaminato è stato pubblicato dal Ministero della Salute. Dopo l'allarme Listeria sui wurstel di cui ci siamo occupati sul Giornale.it, alcuni tramezzini al salmone e maionese del marchio "Gli Allegri Sapori" sono risultati contaminati sempre dal batterio della Listeria Monoctyogenes.

"Rischio microbiologico"

Prontamente, è scattato il richiamo di due lotti di produzione: 22952 1 e 22952 2. Coloro che fossero in possesso dei prodotti sono invitati a non consumarli ma riportarli al punto vendita per la sostituzione o il rimborso entro il 10 ottobre prossimo. Altre informazioni utili allegate dal ministero riguardano l'azienda che li ha commercializzati, la Penny Market s.r.l. mentre il marchio di identificazione dello stabilimento del produttore è IT 9 - 2907 L CE. Il peso per unità di vendita è pari a 140 grammi ed è stato prodotto dal Laboratorio Gastronomico Due A.A s.r.l. il cui stabilimento si trova a Sedriano, in provincia di Milano.

I precedenti

Negli ultimi giorni, il batterio della Listeria è balzato tristemente agli onori delle cronache dopo la quarta morte sospetta di un wurstel contaminato: ha perso la vita un 83enne a causa del ceppo St 155, potenziale responsabile della morte di altre tre persone nelle settimane precedenti. A parte i casi più gravi, decine di persone erano state ricoverate in ospedale tutte con sintomi di listeriosi. Come abbiamo visto sul Giornale.it, questo batterio si trova praticamente ovunque (dai terreni all'acqua e alla vegetazione) ma non è pericoloso fin quando non contamina alimenti che non vengono cotti. L'unico modo di trasmissione, infatti, è alimentare ma riguarda quei prodotti conservati male in frigo e, come detto, consumati crudi.

Quali sono i sintomi

Come per ogni altra infezione batterica, tutto dipende sia dalla quantità di batterio presente nei cibi ingeriti ma anche e soprattutto dallo stato di salute del soggetto che prende l'infezione. Si va da forme lievi simil influenzali e problemi gastrointestinali fino a problematiche più gravi che il ministero della Salute descrive in "setticemiche, meningiti o aborto". Riuscendo a resistere in frigorifero, il batterio della Listeria resiste anche alle basse temperature e può trovarsi anche all'interno di alimenti essiccati. Per non incorrere in problematiche, come detto, oltre alla cottura dei cibi va prestata attenzione all'igiene personale con il lavaggio delle mani in maniera accurata.

Attenzione, come ha dichiarato al Messaggero l'esperto Mauro Pistello, Ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica all’Università di Pisa, alla conservazione degli alimenti: non conta la scadenza, è importante chiudere bene soprattutto prodotti come latte e latticini così da evitare il rischio (involontario) della contaminazione.

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